REGGIO EMILIA – Pubblicità e sponsorizzazioni tramite fatture inesistenti emesse da una cosiddetta ‘cartiera’ e iscritte a bilancio per abbattere i costi. È l’escamotage che avrebbero utilizzato 22 società calcistiche (tra cui anche l’Hellas Verona che milita in Serie A), attive nella produzione di programmi televisivi e nei settori dei trasporti di merci, edilizi e meccanici tra nord e centro Italia per una maxi frode fiscale ipotizzata da circa 10 milioni di euro complessivi.
È quanto scoperto dall’operazione ‘Cyrano’ – coordinata dalla Procura di Reggio Emilia e condotta da guardia di finanza e polizia di Stato – che ha portato all’iscrizione di 26 persone nel registro degli indagati del procuratore capo Gaetano Calogero Paci. Dall’alba di stamattina sono ancora in corso sequestri e perquisizioni in Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Toscana da parte del nucleo di polizia economico finanziaria delle fiamme gialle diretto dal tenente colonnello Maria Concetta Di Domenica e dalla squadra mobile del dirigente Guglielmo Battisti della questura reggiana.
L’indagine è partita dall’analisi dell’attività della società utilizzata come ‘cartiera’ con sede a Modena (anche se fisicamente non vi era alcuna azienda), ma gestita da due persone residenti nel Reggiano, con oggetto sociale dichiarato “attività delle concessionarie pubblicitarie”. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di frode fiscale, evasione delle imposte sui redditi e dell’Iva oltre a diversi reati tributari.