VARESE-PESCARA 3-2
Varese (4-4-2): Bastianoni; Laverone, Rea, Ely, Franco (83’ Ricci); Fiamozzi, Zecchin (66’ Barberis), Corti, Lazaar (75’ Cristiano); Pavoletti, Neto Pereira. A disposizione: Milan, Damonte, Calil, Bjelanovic, Tremolada, Forte. Allenatore Sottili.
Pescara (4-3-3): Pelizzoli; Balzano, Cosic, Capuano, Frascatore (90’ Vukusic); Nielsen, Brugman (46’ Viviani), Ragusa; Cutolo, Maniero, Mascara (74’ Piscitella). A disposizione: Pigliacelli, Zauri, Politano, Bocchetti, Schiavi, Zuparic. Allenatore Marino.
Arbitro: Pinzani di Empoli.
Marcatori: 12’ Maniero (P), 24’ e 88’ Pavoletti (V), 62’ Fiamozzi (V), 84’ Viviani (P).
Note: ammoniti Maniero (P), Pavoletti e Cristiano (V). Angoli 2-4. Recupero 1’ e 5’.
A Varese per il Pescara non ce n’è proprio. E l’ultima uscita della corazzata biancoceleste finisce più o meno come era finita la penultima. Né Zeman né Marino riescono così a invertire la tradizione degli abruzzesi al Franco Ossola (5 sconfitte, 3 pareggi e solo una lontanissima vittoria di quasi 40 anni fa). Se il 3-0 di Latina valeva oro, questo 3-2 conta il doppio, se non di più. Un Varese bello, umile, che sa soffrire e anche divertire. Straordinario Pavoletti (doppietta), eroico Franco, ma la forza di questa squadra è il collettivo. Due premiazioni illustri prima del fischio d’inizio: 100 maglie biancorosse per il capitano Neto Pereira, ben 125 quelle di Zecchin. Sugli spalti una cornice di pubblico da partita normale, non di cartello.
Sottili cambia, Marino no. Laverone e Franco confermati in difesa, con Ely e Rea. Al ritorno dalla squalifica riprende il suo posto da titolare Lazaar, schierato da Sottili sulla fascia sinistra di centrocampo. A destra Fiamozzi, con Zecchin e Corti centrali. In attacco tandem Neto-Pavoletti, entrambi devastanti a Latina. Calil, Damonte e Barberis in panchina insieme a Cristiano, reduce da un infortunio muscolare. Ancora fuori causa Momenté, Blasi e Bressan.
Nel Pescara mister Marino rilancia Cosic al centro della difesa al fianco di Capuano, dentro anche Frascatore. A centrocampo, nonostante il recupero di Viviani, conferma per il trio Nielsen-Brugman-Ragusa. In avanti Cutolo, Maniero e Mascara.
Ma quale 0-0. Fin dalle primissime battute la certezza che non sarà una gara senza gol. Per nulla intimorito da Masnago, il Pescara parte a razzo e dopo nemmeno 5 minuti mette a taccuino due pericoli, uno sventato da un colpo di testa di Pavoletti in corner e un altro da Bastianoni, che vede la traversa tremare sul tentativo di Cutolo. Alla prima sortita biancorossa l’1-0 sembra cosa fatta, ma anche Pavoletti è umano. E può capitare anche a lui di tirare in bocca al portiere da due passi. La legge del calcio è impietosa. E dall’1-0 mancato ecco il terribile 0-1 al 12’: colpo di classe di Maniero con un diagonale che tocca il palo e si infila alle spalle di Bastianoni.
Ma questo non è un Varese da depressione. Come contro il Modena, lo svantaggio elettrizza la band di Sottili, e dopo uno slalom ubriacante di Franco è Pavoletti a farsi perdonare il clamoroso errore di pochi minuti prima. Numero di Zecchin che libera Corti, cross in mezzo e imperioso stacco di testa del numero 14 biancorosso: 1-1 e Ossola in piedi. Il Varese spinge sulle ali dell’entusiasmo, crea due mischie assai pericolose, ma è Bastianoni a salvare la sua porta sul finale di primo tempo, prima su Nielsen e appena dopo su Cutolo.
Scintille e champagne. Viviani al posto di Brugman l’unico cambio all’intervallo. Tutto lo stadio, tranne la terna arbitrale, vede la deviazione decisiva di Pelizzoli sul perfetto diagonale di Lazaar al 5’. E’ timbrato proprio dal neoentrato Viviani il primo pericolo pescarese della ripresa: attento Bastianoni a metterci i pugni. Ma è Franco, il migliore in campo del pomeriggio, a far venire giù lo stadio. Minuto 17, fendente dalla distanza del difensore biancorosso,
Pelizzoli non trattiene, accorre Fiamozzi che buca la rete firmando il sorpasso. La risposta del Pescara è un calcio di punizione di Cutolo che sfiora il palo alla sinistra di Bastianoni. Ovazione per Zecchin che lascia il posto a Barberis, all’esordio assoluto in serie B. Dentro anche Cristiano e Ricci per Lazaar e Franco (quest’ultimo malconcio). Gli abruzzesi non hanno nessuna intenzione di replicare il Varese-Pescara dell’era Zeman (2-1 biancorosso in rimonta). E al 39’ Viviani insacca il 2-2 su punizione. Incredibile che Bastianoni non chieda la barriera. Ma la giustizia nel calcio, a volte, c’è. Minuto 43, Neto inventa un passaggio spettacolare per Pavoletti che si invola verso la porta e con un pallonetto delizioso beffa Pelizzoli. Non è finita. In pieno recupero Rea si mangia il 4-2 e dall’altra parte ci vuole un miracolo di Bastianoni su Maniero per evitare il 3-3. Un pomeriggio indimenticabile.
Luca Calvi
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