Cremona, 17 giu. (TMNews) – La misura degli arresti domiciliari “non può che essere applicata in modo rigido, dovendosi escludere che Paoloni possa rientrare nella sua abitazione di Civitavecchia in quanto in tale contesto, anche in assenza della polizia giudiziaria operante, sarebbe meno controllabile e più a rischio di inopportuni contatti”. E’ quanto si legge tra l’altro nell’ordinanza con cui il gip di Cremona Guido Salvini dispone gli arresti domiciliari nei confronti dell’ex portiere della Cremonese Marco Paoloni, arrestato il 1 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse.
“La sua collocazione in una località distante e invece più vicina alla diretta conoscenza dell’indagine garantisce non solo migliori controlli ma anche in ipotesi una tutela della sua persona” scrive ancora il gip che quindi dispone che Paoloni abbia la custodia cautelare in una abitazione della cittadina lombarda che ha in affitto, “con l’assoluto divieto di comunicare in qualsiasi forma con persone diverse dalla moglie e dalla figlia e dai difensori, dovendosi valutare in seguito la possibilità di comunicare con altri congiunti”.
L’istanza di scarcerazione presentata dai legali del portiere è stata accolta solo in considerazione del fatto che l’arrestato era incensurato “e anche della situazione familiare dell’indagato e del fatto che anche gli altri indagati, esaurita la prima fase degli interrogatori, non si trovano più in carcere”.
Alp/Ber
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