Cremona, 7 giu. (TMNews) – “Erano arrivate delle voci da Massimo Erodiani e Antonio Bellavista su tre partite Inter-Lecce, Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa, noi abbiamo scommesso soltanto sulla prima e il gruppo di Bologna ha perso perché in realtà non c’è stata alcuna ‘combine’, le rilevanze investigative dimostrano che l’incontro non è stato manipolato”. E’ quanto ha affermato Manlio Bruni, il commercialista con studio a Bologna arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse, lasciando il tribunale dopo quasi tre ore di interrogatorio di garanzia davanti al Gip Guido Salvini.
“Abbiamo spiegato la nostra posizione, chiarito e ridimensionato le accuse” ha spiegato il legale Fausto Bruzzese
che ha annunciato che settimana prossima presenterà istanza per la remissione in libertà del suo assistito
“Il clan dei bolognesi lo avete inventato voi” ha proseguito Bruni, ribadendo che “quella su Inter-Lecce è stata la mia prima e unica giocata e quel fine settimana io ero in Scozia”.
“Signori è un mio amico e io sono il suo commercialista” ha continuato Bruni, spiegando poi che “i 450mila euro (la cifra complessiva in assegni trovati nel suo ufficio, ndr) non è il totale della scommessa che era molto più bassa”.
Alp
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