Camorra; Catturati 61 componenti clan Sarno,Orefice e Terracciano


Napoli, 27 mag. (Apcom)
– Un’operazione congiunta di polizia e carabinieri ha permesso di scardinare il potente clan camorristico dei Sarno che, grazie a collegamenti con altre organizzazioni criminali minori, controllava il traffico di droga, l’estorsioni e l’usura nella zona orientale di Napoli e in una parte dei Comuni vesuviani. Sono 64 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Napoli, di cui 61 eseguite nel corso della notte.

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere di stampo camorristico all’estorsione, all’usura, al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, fino ai delitti in materia di armi e alla fittizia attestazioni di beni e attività imprenditoriali. Reati tutti aggravati dal metodo mafioso.

Destinatari delle misure cautelari emesse nell’ambito dell’operazione ‘Binacaneve’ sono i componenti del clan Sarno, con base logistica nel rione De Gasperi, nel quartiere napoletano Ponticelli, tra cui i fratelli Vincenzo e Giuseppe Sarno, i componenti degli storici clan Orefice e Arlistico-Terracciano, ormai federati tra loro dal 2005 e attivi nei Comuni di Pollena Trocchia e Somma Vesuviana. Tra questi sono stati arrestati i fratelli Raffaele ed Enrico Orefice oltre a Luisa Terracciano, ritenuta l’attuale reggente dell’organizzazione camorristica. In manette anche un ulteriore gruppo criminale, diretta espressione del clan Sarno, attivo nei territori di Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio, capeggiato da Ciro Mancuso, cognato di Vincenzo Sarno, e Vincenzo Terracciano, già organico del clan Fusco-Ponticelli di Cercola.

Psc/Ral

© riproduzione riservata