Napoli, 25 nov. (Apcom) – Omicidio aggravato continuato e occultamento di cadavere: sono queste le accuse che hanno portato all’arresto di Nicola Della Corte, 40 anni, pregiudicato e uomo di fiducia dei Casalesi-fazione Schiavone, da tempo irreperibile. A rintracciarlo, nei pressi della sua abitazione a Villa di Briano (Caserta), gli agenti della Squadra mobile casertana con l’ausilio della Servizio polizia scientifica (Dac) di Roma. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura distrettuale di Napoli e si riferisce al triplice omicidio di Giovanni Battista Papa, Modestino Minutolo e Francesco Buonanno, avvenuto l’8 maggio 2009, su mandato di Nicola Schiavone, allora reggente del clan e figlio di Francesco detto `Sandokan’, arrestato il 15 giugno scorso.
Le vittime dell’agguato, pregiudicati organici al clan, erano state uccise per uno sgarro avendo chiesto somme di denaro a titolo estorsivo a un’impresa casearia riconducibile alla stessa famiglia Schiavone agendo d’intesa con esponenti del gruppo Bidognetti. Le indagini hanno permesso di delineare il ruolo di Della Corte che partecipò a tutte le fasi, sia preparatorie che esecutive, del triplice omicidio. Il pregiudicato, infatti, prese parte a tutte le riunioni in cui veniva decisa la sorte dei tre affiliati al clan e affittò, intestandola a suo nome, una villa a Villa di Briano nella quale vennero uccisi Papa e Minutolo. Secondo l’accusa Della Corte intervenne personalmente anche per occultare i cadaveri, seppellirli in un podere, occultando anche le armi utilizzate per il delitto.
Psc
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