BUGUGGIATE «Fino a quando la carovana di nomadi non avrà abbandonato il nostro territorio terremo alta la guardia. Abbiamo allertato i Comuni vicini e gli osservatori volontari, le ronde, in modo da aumentare il presidio della zona».
Parola del sindaco di Buguggiate, Cristina Galimberti. L’ultimatum scade oggi alle 16, intanto a Buguggiate la tensione in seguito all’arrivo dei nomadi francesi si sta alzando oltre il livello di guardia. L’allerta partito mercoledì
Da mercoledì mattina, infatti, una ventina di caravan hanno occupato abusivamente in via Rossini il prato di proprietà di un privato. Circa un centinaio di nomadi ha invaso la zona a due passi dalla pista ciclopedonale creando qualche preoccupazione tra la popolazione locale,
sindaco in testa. Per il momento, però, non sarebbe stato registrato alcun problema di ordine pubblico, fatto sta che da queste parti molti cittadini non vedono l’ora che i nomadi riprendano la via di Ancona, dove sarebbero diretti, lasciandosi alle spalle la provincia di Varese. Nell’improvvisato campo di via Rossini ieri mattina era tutto abbastanza tranquillo: gli inquilini dei caravan si sono mischiati con i frequentatori della pista ciclabile girando per il parco. Alcuni hanno fatto tappa anche nei bar di Buguggiate, visitando il piccolo centro abitato.
Tra i paesi della Valbossa prevale, però, la prudenza: «Ho avvisato tutti i sindaci dei Comuni vicini – insiste il primo cittadino di Buguggiate – tutti sono stati già allertati sulla presenza di questo campo. Ci stiamo dando da fare perché venga garantito il massimo presidio del territorio». Il sindaco sta lavorando insieme alle istituzioni del territorio per evitare che possano nascere problemi di ordine pubblico. «Come ho già ripetuto – sottolinea il sindaco – l’auspicio è che levino le tende il prima possibile, la situazione non ci rende contenti. Venerdì pomeriggio scade il termine dell’ordinanza di sgombero, non ho motivi per credere che il provvedimento non venga rispettato. È stato fatto già tutto quello che si doveva fare, non ci resta che aspettare».
In paese l’approdo dei nomadi sta creando qualche imbarazzo: «Speriamo se ne vadano via presto – racconta un passante – erano già venuti una decina di anni fa ed erano stati cacciati via con le maniere forti. In questi giorni sarà meglio tenere chiuse le porte e le finestre di casa anche se fa un grande caldo». Oggi pomeriggio le forze dell’ordine, che mercoledì avevano identificato tutti i nomadi presenti nel campo, saranno presenti in massa per seguire da vicino le fasi dello sgombero dei caravan.
b.melazzini
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