Striscione cancellato: non si placano le proteste. Ed è il circolo di Sesto Calende di Rifondazione Comunista ad insorgere contro la decisione di eliminare il murales realizzato dagli alunni delle scuole Bassetti nel 1995 per celebrare il cinquantesimo anniversario della Liberazione. «Esprimiamo indignazione di fronte a questa ennesima provocazione della giunta guidata dal sindaco Marco Colombo, rinnovata nei nomi ma evidentemente non nelle scelte politiche, nei confronti della Resistenza da cui è nata la Costituzione Repubblicana», si legge in una nota ufficiale del circolo di Rifondazione. «Provocazione ancora più grave visto il maldestro tentativo di Colombo di giustificare una scelta tutta politica dal sapore revisionista, con la necessità oggettiva di dare sistemazione alla scala di sicurezza della scuola media.
Noi abbiamo partecipato all’ iniziativa in difesa del murales delle scuole medie per ribadire con grande convinzione il ruolo essenziale che il movimento partigiano ha avuto nella nascita della Repubblica Italiana, fondata sul lavoro», si legge ancora nella nota attraverso la quale si condanna «senza appello la decisione di questa amministrazione di rimuovere da Sesto Calende la testimonianza concreta con cui i giovani della nostra città, anni fa, decisero di omaggiare quei loro coetanei che nel 1943, scelsero coraggiosamente di lottare e morire finché si giunse alla Liberazione ed al 25 Aprile, la data che questa giunta ha più volte dimostrato di voler indegnamente rimuovere dalle menti e dai cuori dei nostri concittadini».
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