Candidati, confronto a suon di tasse

A Mustonate - Alla tavola rotonda organizzata da Confapi sono stati toccati temi delicati e sempre più attuali

Un confronto a suon di tasse. E con le idee per far ripartire Varese. Cinque dei sei candidati sindaco alle prossime amministrative sono stati protagonisti di un dibattito organizzato da Confapi alle Scuderie di Mustonate ieri pomeriggio, dove si sono confrontati su tematiche economiche e su problemi legati allo sviluppo della città.
Il tema affrontato è molto delicato, perché Varese sta con difficoltà attraversando una fase di “reindirizzamento”, dopo aver perso la sua vocazione industriale,

verso un nuovo modello di sviluppo. Ed è qui che sono emerse le visioni, spesso simili nei contenuti, ma decisamente diverse nelle modalità, cui guardano i candidati.
Per Davide Galimberti, candidato del centrosinistra, «l’amministrazione nei prossimi anni deve stimolare la permanenza sul territorio delle aziende. Abbiamo visto nelle ultime settimane un caso tristemente emblematico di una realtà che va via. Bisogna intervenire per facilitare l’attività delle imprese, facendole restare sul territorio, e quindi creare le condizioni per portarne di nuove. Il primo passo è sburocratizzare, il Comune deve rendere la vita più facile alle imprese».
Per Stefano Malerba, candidato della Lega Civica, Varese ha avuto un’importante storia «di imprenditorialità e un tessuto industriale molto attivo. Ma ora è necessario guardare ad un altro settore, al terziario, alla città del sapere, bisogna spostare l’imprenditorialità del manifatturiero su altri servizi».
Sulla «facilitazione del lavoro giornaliero delle imprese e la sburocratizzazione» insiste anche Francesco Marcello del Fronte nazionale per l’Italia.
Mentre Paolo Orrigoni, candidato del centrodestra, sottolinea come «la sburocratizzazione è la prima cosa da fare, è anche banale dirlo. Quello che conta è come farla. E soprattutto l’amministrazione deve parlare gli imprenditori, sostenere il loro lavoro, puntare su chi ha idee ed è in grado di elaborarle».
Infine, Flavio Pandolfo di Varese Futura propone «una tassazione diversificata, un bonus per nuove imprese e l’accesso ai fondi europei».
Ma è sulla tassazione che Orrigoni e Galimberti “se le suonano”. Una domanda specifica sulla tasse e in più una sull’ipotesi della tassa di soggiorno per il turismo sono quelle alle quali i candidati devono rispondere. Orrigoni infatti non si lascia sfuggire l’occasione e lancia una frecciata agli avversari. «Aumentare le tasse è anacronistico e non ha nessun senso, soprattutto in una regione dove si sta cercando di recuperare la competitività» è il suo attacco. E aggiunge: «Io non le aumenterò, spero che non lo pensi nessuno degli altri candidati. Introdurre una nuova tassa non ha senso perché blocca la competitività».
Al volo Galimberti gli risponde dicendo come «nessuno ha intenzione di aumentare le tasse». E anzi aggiunge che «come ho già detto rimodulerò la tassa rifiuti, che sarà pagata sull’effetiva quantità si rifiuti prodotti e non sulla superficie o sul numero di membri della famiglia, che è assurdo». Anche Galimberti si esprime contrariamente sulla tassa di soggiorno.
Mentre Malerba ha insistito sulla necessità che riguardano il piano urbanistico, «perché un piano troppo conservativo come quello che è stato fatto frena lo sviluppo della città».