Il divieto d’ingresso dei cani al Parco a lago di Luino continua a far discutere; la città si è trovata a essere terreno di scontro tra possessori di cani, amministrazione e cittadini favorevoli al divieto.
L’area chiusa a fido è quella che dal porto nuovo si estende fino al circolo velico AVAV. Uno dei parchi pubblici più belli della cittadina; già nato con le polemiche è una delle zone più attrattive della passeggiata luinese. Alla base della scelta del Comune ci sono il desiderio di decoro e pulizia di un’area concepita proprio per i bambini. Il divieto si basa su un’ordinanza del 2011, anno in cui il Comune ha creato uno spazio appositamente studiato per lo scorrazzare dei quattro zampe al Parco Ferrini.
«Siamo l’unica cittadina della zona a vietare ai cani un passaggio su un parco pubblico –afferma Doria, mentre passeggia con il suo cane in città – La nostra protesta ha senso se consideriamo che quasi tutti i padroni hanno rispetto del verde comunale e puliscono sempre là dove il loro cane sporca». La signora come tutti i proprietari intervistati ha con sé vari sacchetti e guanti per venire incontro alle esigenze della passeggiata: «Sono ben poche le persone che lasciano fare al loro cane i suoi comodi; vorrei vedere più multe pesanti contro chi sgarra».
Molti altri padroni si dicono fiduciosi del confronto iniziato con l’amministrazione sul divieto al Parco lago, ma per altri il problema è di civiltà: «In altri paese europei non ci si porrebbe neanche il problema: i cani entrano quasi ovunque, chi sporca pulisce senza bisogno di ordinanze o divieti –dicono due donne appena giunte in riva- io comunque il mio cane al Ferrini non lo porto e dentro al Parco a lago non è mai entrato, ma c’è chi non legge i divieti. Se resta il divieto esigiamo più controlli».
Voci non veritiere che causano solamente confusione hanno preso il sopravvento da qualche giorno: «Ho sentito dire che il Comune vorrebbe vietare il transito ai cani anche sulla parte alta lungo viale del Carmine – dicono altri accompagnati da fido – Sarebbe una limitazione grandissima a questo punto». La voce è infondata e il divieto che vige tutt’oggi si estende dal primo bordo di prato fino alla sponda lacustre. Luino è divisa in due fazioni: fazioni che si scontrano anche sui gruppi Facebook “Luino” e “Sei di Luino se…”, decine di post e duri botta e risposta.
Intanto oggi il sindaco incontrerà una delegazione di proprietari e amanti dei cani. «L’obiettivo è quello di condividere strategie comuni – dichiara Pellicini – finalizzate alla migliore convivenza possibile tra il diritto dei cani e dei loro accompagnatori di accedere liberamente agli spazi pubblici e l’esigenza di preservare aree adeguate e sicure per il gioco dei bambini». Il Comune di Luino non è mai rimasto sordo alle richieste degli amanti dei cani realizzando due anni fa un’area per la sgambatura degli animali sul prato del Parco Ferrini. Inoltre investe risorse per il ricovero, il sostentamento e la cura dei cani abbandonati. «Sono convinto che il dialogo costruttivo potrà condurre a soluzioni»termina il primo cittadino.
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