27 Giu 2010
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TREVISO «Non me lo spiego». È perplessa Noemi Cantele, dopo un campionato italiano a cronometro contraddittorio: ha messo al collo il bronzo, quindi il bicchiere sarebbe mezzo pieno; però ha abdicato, e soprattutto ha buscato mezzo minuto da Tatiana Guderzo. Okay, la veneta sta bene, è campionessa del mondo, però non è una specialista. Introspettiva com’è, Noemi ieri sera è rientrata a casa interrogando a fondo se stessa, cercando di decrittare i messaggi del suo corpo: «Ci
credevo – dice – eppure non è andata come previsto».
Decliniamo il “come previsto”: il panorama della specialità al femminile non è certo affollato, si sapeva che per ottenere il podio 2010 sarebbe bastato mischiare le protagoniste del podio 2009. A Imola, un anno fa, Noemi mise in fila Guderzo e Silvia Valsecchi. Stavolta è stata la vicentina a esultare: per lei terzo alloro in carriera contro il tempo, affibbiando 23” a Valsecchi (alla sesta medaglia tricolore consecutiva: abbonata) e 33” a Cantele.
Onorevole settimo posto per Valentina Carretta.
e.romano
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