CANTELLO Una folla immensa ha reso omaggio oggi pomeriggio per l’ultima volta al piccolo Mattia Bianchi, il bimbo di 10 anni morto domenica mattina in seguito a uno scontro con un cumulo di neve sulle piste svizzere mentre stava sciando Airolo-Pesciüm. La chiesa parrocchiale di Cantello ha accolto un paese intero per un abbraccio infinito. A rendergli omaggio c’erano tutti: i compagni e i dirigenti del Phoenix Cantello, la squadra di basket nella quale il piccolo giocava, gli amici di scuola e quelli dello Sci Club Stabio, associazione sportiva della quale da poco era diventato parte integrante. C’era il sindaco Gunnar Vincenzi con la fascia tricolore e tanta gente comune.
Il silenzio è stato rotto solo da un lungo applauso che è esploso in chiesa dopo il messaggio lanciato dal nonno paterno della giovane vittima: «Il dolore – ha detto – ha unito la comunità. Sono rimasto impressionato da questa manifestazione di vicinanza e di solidarietà. Questo è accaduto perché Mattia aveva dato e ricevuto amore da questa comunità. Quando litigate – ha detto poi il nonno rivolgendosi ai bambini – perdonate. Era quello che faceva Mattia. Sia un esempio, cercate di vivere nell’amore che lui vi ha dato».
Toccanti ed emozionanti sono stati anche i messaggi che le maestre e i compagni del piccolo hanno letto: «In matematica ci battevi tutti – dice una bambina – e quando giocavamo al “Ce l’hai” dicevi sempre che l’importante era partecipare. Ti ricorderemo per sempre».
b.melazzini
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