Cantello, settanta fagiani nelle padelle dei ladri

CANTELLO Ladri buongustai in azione a Cantello. E anche un allevamento di fagiani finisce nel mirino.
Sono una settantina in tutto gli esemplari rubati l’altra notte all’interno della riserva di caccia dell’azienda faunistica di Cantello. Un colpo che potrebbe fruttare qualche migliaio di euro, soprattutto in vista delle feste natalizie, quando i poveri fagiani potrebbero finire sulla tavola degli autori del furto o di qualche ignaro cliente.
Il clamoroso furto è avvenuto tra lunedì e martedì

all’interno della riserva di caccia dell’azienda faunistica di Cantello. Restano ancora oscure le circostanze della vicenda anche se i carabinieri della stazione di Viggiù stanno tentato in ogni modo di risalire nel più breve tempo possibile all’identità dei responsabili.
Secondo una prima ricostruzione i ladri, approfittando della posizione riparata in cui si trova la riserva, sono penetrati all’interno senza che nessuno si accorgesse di nulla. La loro permanenza all’interno della struttura potrebbe essersi prolungata anche per parecchio tempo: dopo essere entrati, infatti, i ladri hanno puntato il capannone nel quale si trovavano gli uccelli, oltre un centinaio in tutto. A quel punto si sono dati da fare per spingere i fagiani all’interno di alcune gabbie. Molto probabilmente si tratta di professionisti del settore, individui che potrebbero avere una certa dimestichezza con l’allevamento di uccelli. Anche se stiamo parlando di animali non selvatici, non deve essere di certo un’operazione molto agevole catturare dei fagiani costringendoli a entrare in gabbia. A questo punto i volatili sono stati rinchiusi e trasportati all’esterno della riserva.
A quel punto le gabbie sono state caricate a bordo di alcuni furgoni parcheggiati fuori. In pochi minuti i mezzi carichi di fagiani si sono allontanati dalla riserva di caccia. I ladri sono scappati velocemente facendo perdere le proprie tracce. Hanno abbandonato il paese dileguandosi. Gli investigatori stanno percorrendo diverse ipotesi anche se la più probabile è che si tratti di professionisti pronti a piazzare gli uccelli rubati in qualche altra riserva di caccia o magari in qualche macelleria in vista delle festività natalizie.  Il prezzo dei fagiani dovrebbe aggirarsi tra i 40 e i 60 euro per esemplare. Complessivamente la refurtiva sarebbe di alcune migliaia di euro anche se una quantificazione economica precisa non è stata ancora effettuata. L’altra ipotesi, più suggestiva che reale, è quella di qualche animalista che avrebbe rubato i volatili per salvarli dai fucili dei cacciatori, cui erano insorabilmente destinati. Molto improbabile, anche se gli investigatori non stanno trascurando alcuna strada, neppure quella più fantasiosa.

b.melazzini

© riproduzione riservata