Meno tre. Si avvicina il giorno della battaglia campale, quella decisiva.
Domenica alle 16, al Samassa di Motta di Livenza (Treviso), la Varesina scende in campo con un unico obiettivo: battere la Liventina Gorghense. Solo un successo, infatti, consentirebbe ai rossoblù di conquistare la promozione in serie D.
In un match di questa importanza servirà tutta l’esperienza del 36enne Cristian Caon, uno dei punti di forza della formazione allenata da Marco Spilli.
«Siamo consapevoli di avere un solo risultato a disposizione, ma la cosa non ci spaventa – mette subito in chiaro Caon – Abbiamo già dimostrato nel corso di tutta la stagione di avere i mezzi per compiere l’impresa. Tant’è vero che ci stiamo avvicinando alla gara con molta concentrazione, ma anche con la giusta dose di serenità. Mister Spilli poi è l’immagine della tranquillità: ci è molto d’aiuto sotto questo aspetto».
Una serenità che nasce dalla consapevolezza di avere le armi per tentare il colpaccio: «La Liventina è una squadra molto forte, ma ha una spiccata propensione offensiva – spiega Caon – Questo ci dovrebbe consentire di avere degli spazi a disposizione. Naturalmente poi dovremo essere bravi a sfruttarli, ma affrontare una squadra che gioca a viso aperto, non costruita per difendersi, può essere sicuramente un vantaggio».
«Io ho già giocato due finali playoff – ricorda Caon – e in entrambi i casi la gara di ritorno è finita 0-0, con squadre bloccate e pochissimo gioco. Stavolta ci sono tutte le premesse per una partita bella e spettacolare, un po’ come quella dell’andata. Naturalmente dovremo cercare di sbagliare di meno, perché il 3-3 di Venegono è frutto anche di qualche errore di troppo da parte nostra, oltre che dei meriti della Liventina».
Nella Varesina rientreranno il portiere titolare De Bernardi e il difensore Manuzzato, ma mancheranno per squalifica due elementi importanti come Tino e Constantin: «Naturalmente sarebbe stato meglio se avessimo potuto giocare al completo, ma questa rosa è sufficientemente ampia da garantire comunque un undici all’altezza della finale. Sono sicuro che chi giocherà farà bene. Naturalmente dovremo tutti offrire una prestazione sopra le righe, perché una partita normale non basterebbe per espugnare Motta di Livenza. Ne siamo consapevoli, e stiamo lavorando in questi giorni per farci trovare pronti all’appuntamento».
Gli ottimi secondi tempi disputati in questi playoff (sia in semifinale col Cjarlins Muzane sia domenica scorsa con la Liventina) dicono che, dal punto di vista atletico, la Varesina sta bene: «Personalmente – dice il 36enne centrocampista – subito dopo la partita di domenica mi sentivo un po’ scarico, a differenza dei miei compagni più giovani. Già oggi comunque sto molto meglio: diciamo che la carica della batteria sta salendo ancora verso il 100%…».
Ma la rimonta contro i biancoverdi veneti ha anche lasciato l’impressione che la Varesina abbia tutte le carte in regola per centrare l’impresa: «Sicuramente, ma servirà la miglior Varesina. Posso garantire che faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo: sarebbe il giusto premio per la grande stagione che abbiamo disputato fino a oggi».