La situazione dell’Ippodromo Le Bettole di Varese è ormai divenuta insostenibile, al punto che gli operatori del settore parlano apertamente di un punto di non ritorno. La rottura della caldaia ha portato all’annullamento del convegno di corse previsto per lunedì 6 gennaio. Il comunicato della Società Varesina Incremento Corse Cavalli è arrivato solo nel pomeriggio di venerdì 3 gennaio, dopo che i partenti erano già stati ufficializzati.
Caldaia rotta e corse annullate: scatta la protesta
A seguito della rottura della caldaia, la società ha dichiarato l’impossibilità di garantire un adeguato riscaldamento delle strutture e la conseguente necessità di annullare le corse. Gli allenatori locali hanno manifestato il proprio disappunto, considerando il danno riparabile in tempi utili. La cancellazione del convegno, già a procedura di dichiarazione partenti conclusa, è stata ritenuta una penalizzazione inaccettabile per gli operatori ippici, alcuni dei quali avevano rinunciato a partecipare alle corse di Pisa proprio per gareggiare a Varese.
Dubbie le scelte della Varesina: operatori sul piede di guerra
La gestione della Varesina suscita crescenti perplessità tra gli addetti ai lavori, che lamentano una serie di scelte controproducenti. L’ippodromo Le Bettole, con oltre 140 anni di storia, rappresenta un punto di riferimento per l’ippica varesina, ma le condizioni delle strutture sono progressivamente peggiorate. I centri di allenamento risultano in condizioni critiche, con servizi igienici chiusi dopo gli interventi dell’ATS. La situazione è peggiorata al punto che alcuni residenti nelle scuderie si trovano privi di servizi essenziali.
Allenatori e proprietari pronti a intraprendere azioni legali
Gli allenatori e i proprietari dei cavalli stanno valutando un’azione legale contro la Società Varesina Incremento Corse Cavalli. La mancata effettuazione della giornata di corse assegnata dal Masaf è considerata un danno economico rilevante, e la possibilità che anche le successive date in calendario siano sospese aumenta la preoccupazione. Il sistema di assegnazione dei punteggi per le sovvenzioni non tiene conto dello stato delle strutture, creando ulteriore malcontento tra gli operatori.
Il silenzio del Comune di Varese preoccupa gli operatori
La situazione è ulteriormente aggravata dall’assenza di un dialogo costruttivo con il Comune di Varese, proprietario dell’ippodromo. Gli addetti ai lavori chiedono un intervento deciso delle istituzioni locali per verificare la gestione dell’impianto e garantire la continuità delle attività ippiche. La mancanza di manutenzione delle strutture e la scarsa comunicazione da parte della società di gestione sono tra le principali cause di malcontento.
Centri di allenamento e San Silvestro: altre tensioni
Preoccupazioni emergono anche rispetto all’affitto dei locali dell’ippodromo per eventi privati, come accaduto durante la serata di San Silvestro. L’esplosione di fuochi d’artificio all’interno della struttura ha causato l’infortunio di alcuni cavalli presenti nei box di transito. Gli operatori lamentano che situazioni di questo tipo compromettono ulteriormente la sicurezza degli animali e degli addetti.
La replica della Varesina: caldaia sostituita, ma i dubbi restano
I prossimi passi prevedono interventi strutturali promessi dalla Società Varesina, ma il clima di sfiducia tra le parti è palpabile. La chiusura temporanea di alcuni locali, motivata con la necessità di effettuare lavori di adeguamento, ha lasciato molti operatori senza risposte certe. La mancanza di servizi adeguati e le condizioni precarie delle strutture sono questioni che necessitano di soluzioni rapide per evitare la chiusura definitiva di un impianto storico.
Futuro sempre più incerto
Il futuro dell’ippodromo Le Bettole appare sempre più incerto. Gli operatori del settore chiedono un cambiamento radicale nella gestione e interventi concreti per salvaguardare l’attività ippica a Varese. Senza un’azione tempestiva e decisa, il rischio è quello di perdere uno dei simboli storici dell’ippica lombarda.