Ennesimo episodio di violenza sui treni lombardi. Martedì 21 giugno, alla stazione di Belgioioso, in provincia di Pavia, quattro uomini (probabilmente stranieri) armati di catene, ora ricercati, hanno atteso che il treno si fermasse e si aprissero le porte per poi accanirsi nei confronti del capotreno per futili motivi (è possibile si tratti di una ritorsione). Il capotreno ha riportato una frattura scomposta e diversi giorni di prognosi.
Sempre nel pavese, solo due giorni fa, i carabinieri erano dovuti intervenire alla stazione di Mortara, dove un trentenne rumeno, ubriaco, ha aggredito lungo la banchina un macchinista e un capotreno, costretti a rifugiarsi nella cabina di testa del regionale per sfuggire alla furia dell’uomo.
Lo sciopero
Il personale Trenord, esasperato dalle continue violenze, ha fatto scattare lo sciopero di due ore per oggi, giovedì 23 giugno, in segno di solidarietà al collega coinvolto e per denunciare l’escalation di atti criminali ai danni di lavoratori e passeggeri che, sostengono i sindacati, “ha superato ogni limite”.
L’astensione dal lavoro di oggi, dalle 10 alle 12, interesserà capitreno, macchinisti e personale di assistenza Trenord. L’agitazione, spiega l’azienda, “potrà causare ripercussioni – limitazioni, cancellazioni e ritardi – sulla circolazione dei treni regionali, suburbani e del collegamento aeroportuale Malpensa Express fino al completo ripristino della circolazione ferroviaria”.
Il commento dell’Assessore alla Sicurezza
Arriva anche la reazione dell’Assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato: “E’ ora di dire basta una volta per tutte a simili aggressioni: va replicato il modello Lecco, stringendo accordi con tutte le Prefetture lombarde per impegnare la Polizia Locale a presidio delle stazioni grazie a fondi regionali”.