Firenze, 16 nov. (TMNews) – Il caso della morte di Christian De Cupis presenta già un’analogia con quello di Stefano Cucchi: i tempi e le modalità con cui i rispettivi familiari ne sono venuti a conoscenza. A denunciarlo è Ilaria Cucchi, la sorella del ragazzo morto a 31 anni nel periodo della sua detenzione a Regina Coeli.
Di De Cupis, il detenuto romano di 36 anni morto nel reparto di medicina protetta dell’ospedale Belcolle di Viterbo sabato scorso, Ilaria premette di “saperne molto poco, ma una cosa mi ha colpito: mia madre ha saputo della morte di Stefano sei giorni dopo che non lo vedeva, lo ha saputo con il decreto di autopsia. In questo modo è stato comunicato ad una madre che il proprio figlio non c’era più”. In maniera analoga, accusa Cucchi, “i familiari di questo ragazzo hanno saputo, dopo la sua morte, che il ragazzo era stato arrestato. Vengono trattate queste persone come se non fossero degli esseri umani, con del vissuto e degli affetti. In questi ambienti -conclude Ilaria Cucchi- la vita non conta niente, conta solo la loro burocrazia. La sorella di Stefano Cucchi è a Firenze, al Teatro Puccini, per la proiezione del docu-film ‘148 Stefano. Mostri dell’inerzia’.
Xfi
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