CARNAGO – Taglio del nastro per l’inaugurazione domani, lunedì il 12 giugno, del “Centro Medico Comunale San Martino”. La struttura pubblica per i medici di medicina generale è stata voluta dal Comune, ma per giungere a questa apertura c’è voluto il duro e costante lavoro di ben due amministrazioni. Per questo adesso è palese la soddisfazione dell’amministrazione comunale. Passaggio delle chiavi già ultimato da parte del sindaco cittadino, Barbara Carabelli, al dottor Grisetti, legale rappresentante della Cooperitiva Cosma 2000 s.c.a.r.l. gestore del Centro al cui interno opereranno appunto i mesi di base.
Il comunicato dell’amministrazione
Il fatto che Visione Comune continui a ostinarsi a parlare di “Casa della Salute” (= sistema integrato di servizi e professionalità diverse, che riceve la persona e il suo bisogno sanitario, sin dall’inizio e in ogni momento del suo percorso) è la dimostrazionedel fatto che non abbiano la minima consapevolezza che la struttura non potrà che ospitare gli Ambulatori di Medici di Medicina Generale.
L’ottusità e l’ostinazione nel considerare irrilevanti e di poco conto le 13 prescrizioni di ATS, per un parere che si sarebbe dovuto chiedere preventivamente alla realizzazione dell’opera e non ad opera già conclusa, obbligandoci a cercare le risorse necessarie e facendo così spendere a TUTTA LA COMUNITÀ ulteriori 80.000 € per consentirne l’apertura, è davvero disarmante.
Sarebbe stato molto meglio poter investire tale importo in manutenzioni straordinarie su altre strutture comunali e non su una di recentissima realizzazione!
Il non comprendere che sono passati 4 anni di cui più della metà non operativi a causa della pandemia è altrettanto disarmante.
Ora facciamo un po’ di chiarezza…
Prima delle elezioni 2019 la precedente Amministrazione aveva dato per ultimata la struttura (aveva “presentato” l’opera, ma non inaugurata), ma per quale motivo quindi non è stata aperta allora se, come si insiste a voler far credere, era già tutto pronto? Il Consigliere Elena Castiglioni è a conoscenza del fatto che non erano ancora stati previsti gli allacciamenti dell’acqua potabile, della corrente e della linea telefonica?
Il Gruppo Visione Comune è a conoscenza del fatto che le modifiche effettuate in corso di realizzazione dall’Amministrazione precedente ci hanno lasciato in eredità una struttura con un bagno per disabili NON ACCESSIBILE AI DISABILI, in quanto una carrozzina non poteva accedervi e che abbiamo dovuto procedere al suo ripristino in questi “4 anni di inutile attesa”?
Sono al corrente del fatto che non fossero state previste le porte di uscita d’emergenza che abbiamo dovuto realizzare in questi “4 anni di inutile attesa”?
Sono al corrente del fatto che non era stata prevista alcuna scala di accesso al locale macchine del trattamento aria, unico passaggio un vero e proprio buco nel muro da un locale della biblioteca adiacente e che abbiamo dovuto realizzare ex novo una scala esterna per accedervi in questi “4 anni di inutile attesa”?
Sono a conoscenza del fatto che le strutture destinate ad ambulatori medici non possono comunicare con altre strutture adibite ad altre attività non mediche o sanitarie e che quindi quanto dall’Amministrazione precedente paventato e cioè che la struttura potesse diventare “comunicazione diretta tra biblioteca e Casa della Salute con apertura di varchi interni” , affinché “cultura e salute divengono due ambiti correlati all’interno dello spazio architettonico riconoscibile”, con “spazio multifunzionale attrezzato tecnologicamente per l’aggregazione e al cultura”, oltre che destinata ad ambulatori per i medici, era un’idea irrealizzabile, che ignorava le direttive sui “Requisiti e apertura degli studi medici” e per tale motivo abbiamo dovuto chiudere con opere murarie le porte che collegavano direttamente la biblioteca con gli ambulatori medici in questi “4 anni di inutile attesa”?
Sono a conoscenza del fatto che nel periodo Covid i medici hanno volutamente evitato di operare negli stessi ambienti proprio per evitare di aumentare il diffondersi del Virus e che probabilmente una condivisione di spazi in quel periodo sarebbe stata inopportuna?
L’insistenza poi sulla non presenza del Pediatra dimostra l’ennesima mancanza di informazioni. Nell’autunno del 2019, a seguito di nostri personali contatti con chi era presente allora sul territorio, avevamo avuto riscontro di un non interesse ad entrare nella struttura per motivazioni personali. Inoltre per completezza di informazioni dal febbraio 2023 non possono più esistere associazioni, in qual si voglia forma, di cui facciano parte insieme Medici di Medicina Generali e Pediatri.
Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con Ats, rappresentanti di Regione Lombardia, esperti del settore che sono intervenuti sul posto, che ringraziamo per il loro supporto, raccogliendo le loro indicazioni concrete e valide per poter portare a termine l’opera al meglio. Tutti hanno espresso perplessità sulla progettualità iniziale che ha portato alla realizzazione di ambulatori molto ridotti di dimensione, “ciechi”, senza finestre e con solo aria e luce “forzata”, tutti hanno dichiarato che se fossero stati interpellati prima della realizzazione avrebbero fatto modificare il progetto in modo tale da avere almeno ambulatori con finestre per riciclo d’aria e luce naturale negli stessi.
Nell’impossibilità di intervenire in tal senso, si è lavorato comunque fino ad oggi con il massimo impegno per portare a termine i lavori non conclusi o ai quali dover porre rimedio, puntando a selezionare arredi di qualità, finiture che potessero bypassare queste criticità, mirando ad ottenere la massima funzionalità per poter consentire a tutti di usufruire al meglio della struttura e dei servizi che potrà offrire e, visto il risultato ottenuto e i complimenti che gli uffici hanno ricevuto da chi ha seguito da esterni queste fasi di intervento, possiamo solo essere fieri di quanto realizzato in questi 4 anni di inutile attesa!
Detto questo, riteniamo doveroso ringraziare, oltre a fondazione Cariplo, che ci ha lasciato tutto il tempo necessario per intervenire e porre rimedio alle criticità rilevate, il lavoro di tutti coloro che nei vari uffici si sono adoperati in questi 4 anni di inutile attesa, per rimediare alle carenze del progetto iniziale, al fine di rendere la struttura il più funzionale possibile.
Ciò ha consentito l’ingresso al centro dei Medici di Medicina Generale, che si sono potuti associare in Medicina di Gruppo, grazie al Bando di Regione Lombardia per l’assegnazione di Fondi stanziati nel 2022 (assenti per ben 18 anni) , che mette a disposizione anche un servizio di segreteria e infermeria.
Per ultimo, ma non meno importante, un ringraziamento ai nostri medici, per il loro prezioso contributo sul territorio.