Martellate contro il Milan ma questa volta forse i deludenti risultati ottenuti sul campo dalla squadra di Allegri c’entrano fino a un certo punto.
Sabato sera, infatti, qualcuno ha raggiunto il centro sportivo di Milanello a Carnago, quartier generale dei rossoneri, sfondando a colpi di martello il citofono. Un fatto di violenza e di inciviltà da censurare, che si qualifica da solo, sul quale stanno indagando i carabinieri della stazione di Carnago.
Per quale motivo una persona dovrebbe prendersela con il campanello del centro sportivo dove ogni giorno si allenano Mario Balotelli e compagni? Le ipotesi sono moltissime, tanto che gli investigatori stanno percorrendo ogni strada possibile per individuare il martellatore folle. Che si tratti di un tifoso milanista poco soddisfatto della campagna acquisti e ancora meno dell’avvio di stagione? Eppure il livello di gradimento del popolo milanista si è risollevato, e non di poco, grazie all’acquisto in extremis del brasiliano “Riccardino” Kakà.
Un ritorno che ha fatto sognare i tifosi del Diavolo riempiendoli di rinnovate speranze in vista di una stagione che si preannuncia lunga e massacrante. Il gesto vandalico è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato poco prima della gara di San Siro contro la Sampdoria. Ma in quel caso l’unica martellata l’ha scagliata lo sloveno Birsa che in avvio di ripresa ha regalato i tre punti agli uomini di Allegri. Partita che ha segnato il rilancio dei rossoneri dopo un inizio di campionato a dir poco stentato.
Da una prima ricostruzione l’uomo, dopo aver parcheggiato non distante da Milanello, si è avventato contro il citofono mandandolo in frantumi. Un’azione di uno squilibrato che magari non era neanche tifoso del Milan e che in questo modo ha voluto forse manifestare il proprio disprezzo verso una squadra avversaria. Segno del degrado e della deriva del tifo che riconosce l’avversario come nemico da affondare a tutti i costi, offendere e se possibile martellare. O magari, ma è l’ipotesi meno probabile, i fatti di sabato sera non hanno nulla a che vedere neppure con il calcio. Potrebbe anche trattarsi del gesto di una persona che per qualche strano motivo ha fatto un dispetto al centro di Milanello devastando il citofono.
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