Caronno: batte scontrini, ma li annulla Un cinese evade ottocentomila euro

CARONNO PERTUSELLA Emetteva lo scontrino fiscale per ogni vendita, ma annullava quelli di valore più elevato prima di consegnarli ai clienti. È l'”escamotage” utilizzato da un imprenditore cinese residente a Varese e proprietario di due negozi d’abbigliamento, uno a Caronno Pertusella ed uno a Venegono Inferiore. L’imprenditore mandava avanti la propria attività rispettando le regole, dalla gestione del personale alle autorizzazioni, ma sull’emissione degli scontrini aveva elaborato un proprio sistema “alternativo”.

Quando la cifra superava i cento euro, subito dopo il tasto che calcolava il totale l’uomo premeva anche quello dell’annullamento. In questo modo sullo scontrino compariva una piccola fila di asterischi che di fatto azzeravano il totale. Nella copia consegnata al cliente erano riportati in modo regolare tutti gli acquisti e la somma dovuta. Anche se sotto, in piccolo, era indicato che il totale era zero. In tal modo la vendita non veniva conteggiata per il Fisco.

Un metodo che utilizzavano sia l’imprenditore, sia i dipendenti. È stato scoperto grazie allo spirito d’osservazione di un saronnese: controllando lo scontrino al termine di una giornata di shopping, l’uomo si è accorto di quel totale azzerato e, intuendo che non fosse del tutto regolare, ha telefonato alla centrale operativa della Guardia di finanza, al numero 117, che l’ha messo in contatto con i finanzieri saronnesi.

Gli uomini del tenente Carlo Della Gatta hanno controllato decine e decine di rotolini di scontrini ed accertato il sistema “alternativo” utilizzato dall’imprenditore. In sostanza venivano emessi tutti gli scontrini, ma quelli per le somme più alte erano appunto annullati come se fosse stato commesso un errore di battitura. Secondo i conti dei finanzieri, in questo modo sarebbero stati sottratti al Fisco almeno 800mila euro.

Anche se scoperto, l’imprenditore non andrà incontro a conseguenze penali. Gli scontrini annullati, infatti, fanno tutti riferimento all’anno fiscale 2011 ed il termine per presentare la dichiarazione dei redditi è tutt’altro che scaduto, e dunque non si è concretizzato alcun reato penale. I finanzieri gli hanno però inflitto diverse sanzioni amministrative, oltre ad aver disposto un ovvio accertamento per assicurarsi che versi le somme dovute. Il totale potrebbe anche superare i 300mila euro.
                                                                                             Sara Giudici

m.delsordo

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