Il Guardian premia Carù: i lettori del prestigioso quotidiano britannico hanno inserito il negozio di dischi di piazza Garibaldi tra i dieci migliori store indipendenti di tutto il mondo.
Ovvero quei posti nei quali «si è incoraggiati ad ascoltare, conoscere ed amare tutta la musica». Un’esperienza che i tanti clienti che da decenni seguono i consigli del titolare vivono ogni volta che varcano la soglia del punto vendita di piazza Garibaldi.
«Inserito all’interno di una bella villa lombarda», si legge sull’edizione online del quotidiano fondato a Manchester quasi 200 anni fa, «il negozio ha pile di dischi e cd dovunque. Ed un delizioso profumo di cappuccino fumante». All’interno è possibile trovare oltre ai grandi classici anche la musica indipendente.
Senza dimenticare «i negozi gratuiti ospitati all’interno del negozio». Insomma, «anche se non comprate niente, uscirete dalla porta sentendovi arricchiti». Questa la recensione con la quale i lettori del Guardian hanno premiato Carù dischi.
Il punto vendita di piazza Garibaldi finisce così all’interno della top ten del quotidiano britannico. Una classifica guidata da Spillers, il più vecchio negozio di dischi del mondo, fondato nel 1894 a Cardiff, in Galles. Un vero e proprio museo della musica, capace di intrattenere i clienti per delle ore intere.
Sempre nel Regno Unito ci sono Carnival Records a Malvern, nel Worcestershire, Holt Vinyl Vault vicino a Norfolk e Groucho’s a Dundee, in Scozia. In Europa, oltre ovviamente a Carù, i lettori del Guardian hanno premiato il Plattfon Record Store di Basilea, in Svizzera, 12 Tònar a Reykjavik, capitale islandese. E poi l’Irlanda, con Freebird Records di Dublino, e il Belgio, rappresentato dal negozio Coffe and Vinyl ad Anversa.
L’unico store non europeo premiato si trova a San Francisco ed è l’Aquarius Records di San Francisco, in California. «Qui ci sono stato, è molto bello», commenta Paolo Carù, titolare del negozio premiato dal Guardian come uno dei dieci migliori al mondo.
«Questo riconoscimento mi fa molto piacere, certamente mi gratifica moltissimo», aggiunge. Il fatto che arrivi dai lettori significa che in piazza Garibaldi si è riusciti a trasmettere quella passione per la musica che spinge ad andare avanti.
Nonostante ci sia da “combattere” con le grandi catene, la musica liquida di iTunes e la distribuzione capillare di un colosso come Amazon. Ma finire nella classifica dei dieci migliori negozi indipendenti di tutto il mondo è un ottimo stimolo per andare avanti.
Festeggiamenti a parte, resta una curiosità: ma cos’è questa storia del profumo di cappuccino? «Non saprei», sorride, «qui beviamo il caffé, forse sarà per quello». Del resto, in piazza Garibaldi più che naso hanno dimostrato di avere orecchio per la buona musica.
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