Vasto incendio boschivo sopra Leggiuno: le fiamme hanno lambito alcune abitazioni. Il rogo di vaste proporzioni è divampato intorno alle 18 di ieri: è certamente doloso.
L’allarme è stato dato dai residenti che hanno visto le fiamme avanzare. Sul posto stanno operando (al momento in cui scriviamo i pompieri sono ancora al lavoro) 30 vigili del fuoco con squadre arrivate da Varese, Laveno Mombello e Ispra. Il fronte dell’incendio è molto ampio: stanno bruciando quasi due ettari di bosco. Il fuoco ha trovato terreno fertile: in seguito alle temperature primaverili degli ultimi giorni il bosco è molto secco: le fiamme stanno divampando in modo violento.
Le squadre di terra stanno operando a settori: il bosco in fiamme è stato suddiviso in quadranti. Le squadre li stanno spegnendo uno dopo l’altro: un lavoro lungo perchè i vigili del fuoco cercano anche eventuali focolai nascosti che potrebbero riacutizzare l’incendio. I pompieri sono al lavoro da ore.
Le fiamme sono arrivate vicine ad alcune abitazioni: il rogo è stato contenuto. Per ora nessun alloggio è stato sgomberato, ma la paura è tanta e la situazione è sotto costante monitoraggio. L’incendio, come detto, ha natura dolosa. Esclusa l’autocombustione si ipotizza o l’incendio colposo, un fuoco sfuggito di mano involontariamente, oppure addirittura il rogo doloso. Qualcuno potrebbe aver appiccato le fiamme per fare danni scientificamente. Domenica un fatto identico era accaduto sul versante piemontese del lago Maggiore, in val Cannobina. Che i fatti siano correlati?
Va detto che ogni anno, con l’arrivo della stagione più calda, fatti di questo tipo sulle alture del nord della nostra provincia si verificano puntuali. Quali interessi potrebbero nascondersi dietro a questi incendi? Sull’accaduto ovviamente sono stati informati gli inquirenti. La vicenda sarà ricostruita, per ora la nostra costa del Maggiore brucia ancora, al momento non ci sono feriti. La situazione è sotto controllo: i vigili del fuoco lavoreranno certamente sino all’alba per mettere tutto in sicurezza.