L’accusa: «Se la vicenda fosse stata risolta, l’azienda non sarebbe fallita». A farlo notare è , rappresentante della Firex, la società che curò la progettazione dell’intervento realizzato dalla Edilteco di Cusano Milanino per l’edificazione dello stabile di via Bellini, inizialmente destinato a diventare la nuova Caserma dei Carabinieri di Busto. Il fallimento di Edilteco, decretato lo scorso giugno dal Tribunale di Monza, sarebbe stato causato da un ammanco finanziario da circa 12 milioni di euro, poco più
della cifra che la stessa impresa edile “avanzava” a Busto per la mancata conclusione della vicenda della Caserma, valutata 9,5 milioni di euro.
Ora il curatore fallimentare, nominato dal Tribunale, sta valutando come comportarsi per valorizzare questo “asset” patrimoniale: potrebbero scattare denunce per inadempienze nei confronti degli enti coinvolti nella vicenda di via Bellini, tra cui il Comune di Busto Arsizio. Dino Scagliola, che segue da anni il caso per conto di Edilteco, ricostruisce le fasi della trattativa mai andata a buon fine con Palazzo Gilardoni, dopo che il ministero dell’Interno si era tirato indietro rispetto all’esoso affitto dello stabile.