Firenze, 23 nov. (TMNews) – Proseguono le indagini per la morte di Daniele Franceschi, avvenuta il 25 agosto del 2010, nel carcere di Grasse, nel sud della Francia. Da gennaio era stata avviata un’istruttoria nei confronti del personale medico e infiermieristico del carcere. E la famiglia di Daniele, qualche giorno fa, ha ricevuto dalla magistratura francese la richiesta di “costituzione di parte civile” per “omicidio colposo”, che in francese equivale a “homicide involontaire”. Secondo quanto confermato dalla madre di Daniele, Cira Antignano, la procura di Nizza ha inviato tre avvisi di garanzia a un medico e due infermieri della prigione di Grasse.
Il sospetto della donna e dei legali che seguono il caso, Aldo Lasagna in Italia e Luca Febbraro in Francia, quantomeno il personale del carcere si sarebbe reso colpevole di aver ignorato le gravi condizioni di salute di Daniele Franceschi. Anziché trasportato dall’infermeria del penitenziario a un ospedale più attrezzato, il giovane sarebbe stato riportato nella sua cella dove è poi morto. I familiari di Franceschi chiedono anche che venga fatta definitivamente luce sui maltrattamenti che avrebbe subito Daniele. “E’ un sollievo che ci siano degli indagati veri e propri -commenta Cira Antignano- ma, a questo punto, ho un profondo bisogno di sapere i loro nomi e poterli vedere in volto”.
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