Caso Ims, lettera di Guccini Le immagini del corteo

CARONNO PERTUSELLA Gli operai dell’Ims, la ex Emi di Caronno Pertusella, hanno raggiunto uno dei loro obiettivi: sono riusciti, nonostante tutti gli imprevisti, a parlare con Francesco Guccini, che li ha ricevuti alla fine del suo concerto al Palawhirlpool venerdì sera. Una soddisfazione per loro, che ieri pomeriggio sono scesi in piazza a Caronno, in un corteo dove hanno manifestato la loro rabbia per l’imminente chiusura della fabbrica. Con uno spiraglio positivo perché, da quanto è emerso al termine di un tavolo fra sindacati e azienda,

domani una quarantina di dipendenti torneranno al lavoro grazie a un accordo ormai imminente sul pagamento degli stipendi arretrati, delle ferie e della tredicesima. Tra gli imprevisti della serata di venerdì, anche uno positivo: Morgan, ex leader dei Blu Vertigo e giudice di X Factor, presente al Palawhirlpool come spettatore, li ha incontrati per caso e anche lui ha promesso solidarietà a chi, fino ad un mese fa, stampava e distribuiva i cd di molti musicisti italiani, da Vasco Rossi a Caparezza, passando proprio per Guccini.

Dovevano incontrarlo prima dell’inizio, il maestrone aveva promesso che avrebbe dato ai lavoratori dell’Ims uno spazio sul palco. Sono stati bloccati da una trattativa dell’ultimo minuto, e sono arrivati a Varese ben oltre l’inizio del concerto. Sono riusciti comunque a entrare e a esporre, sulle vetrate della curva della tifoseria ospite, i loro striscioni. «Guccini, ti aspettiamo al presidio» dicevano, e «vogliamo lavorare». Francesco li ha incontrati alla fine del concerto, stanco ma interessato, e tutti i malintesi si sono chiariti. Complici alcune tensioni con il sistema di security del Palawhirlpool, infatti, fino all’ultimo minuto l’impressione è stata quella di un disinteresse impensabile da parte dell’autore de “La Locomotiva”. Ma si è trattato di una semplice mancanza di comunicazione: «se foste riusciti ad arrivare prima – ha detto Francesco agli operai – vi avrei fatto salire sul palco, a raccontare qualcosa della vostra situazione». Ha comunque promesso una lettera pubblica di solidarietà, per aiutarli il più possibile. «Siamo contenti – ha detto alla fine Antonio Ferrari, il sindacalista dei Cobas che coordina la protesta – perché anche Guccini e Morgan, dopo Vasco Rossi, ha deciso di darci il loro appoggio».

E’ stata invece una giornata vissuta sul doppio binario della manifestazione a Caronno Pertusella e delle trattative in corso da alcuni giorni che si avvicinano a un esito positivo. Una cinquantina di lavoratori attorno alle 16 sono partiti dal presidio permanente davanti allo stabilimento in via Bergamo e, scandendo lo slogan «vogliamo lavorare», hanno attraversato le strade del centro di Caronno Pertusella. In testa al corteo uno striscione di «solidarietà alle vittime dell’alluvione». Un musicista della banda di Caronno Pertusella si è unito al gruppo con il suo tamburo e si sono dati alle percussioni anche alcuni bambini, figli degli operai che rischiano di trovarsi senza il posto di lavoro. Al termine della manifestazione i sindacalisti hanno comunicato ai dipendenti della Ims che da domani verrà sospeso il blocco della merce ancora stoccata nei magazzini e in attesa di consegna. Una quarantina di operai torneranno a lavorare sui carichi di cd dei Coldplay e di Ivano Fossati, pronti per essere distribuiti in tutta Italia. «Una volta risolto il problema degli stipendi arretrati bisognerà discutere sul ricollocamento dei lavoratori – sottolinea Ferrari – perché in un territorio già colpito duramente dalla crisi non si possono lasciare 132 famiglie senza lavoro». Il tema sarà al centro di un incontro in Regione Lombardia, in programma venerdì prossimo, convocato per discutere sulla crisi della Ims. Oggi spazio al teatro, con la compagnia bustocca Allegra Brigata che nel pomeriggio organizzerà uno spettacolo per bambini davanti alla tenda da campo dove da giorni dormono gli operai della Ims. «Sono preoccupato – spiega uno di loro – e penso che in questo momento trovare un nuovo lavoro sarà difficile».

e.marletta

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