Caso Ispra: Bruxelles nega la presenza di droni, ma la Procura indaga

Continuano le verifiche sui sospetti sorvoli: acquisiti i dati radar di Enav e Aeronautica.

Per la Commissione Europea, non c’è stata alcuna violazione dello spazio aereo sopra il Jrc di Ispra. «La Commissione si impegna a proteggere le proprie informazioni, il proprio personale e le proprie reti di fronte a qualsiasi possibile minaccia alla sicurezza. Come prassi generale, non comunica ulteriormente su questioni di sicurezza operativa» ha dichiarato il portavoce Thomas Regnier. Sul caso specifico, ha precisato: «Non abbiamo osservato alcuna violazione della no-fly zone sopra il sito di Ispra né siamo a conoscenza di minacce alla sicurezza correlate».

L’indagine in corso

Nonostante la smentita di Bruxelles, la Procura di Milano prosegue le indagini con l’ipotesi di “spionaggio politico o militare”. Gli inquirenti hanno chiesto ad Enav e all’Aeronautica militare i tracciati radar della zona per verificare la presenza del presunto drone, segnalato dalla sicurezza del centro di ricerca.

La denuncia si basa sulle rilevazioni di un captatore che avrebbe individuato basse frequenze compatibili con quelle di un drone di fabbricazione russa. Tuttavia, gli esperti non escludono che tali segnali possano appartenere ad altri dispositivi non riconosciuti dal software.

Al momento, gli investigatori dispongono solo di queste tracce elettroniche e sono in attesa di riscontri dai dati radar ufficiali. Il captatore della sicurezza è stato sequestrato per ulteriori analisi, mentre i responsabili della sicurezza del centro sono già stati ascoltati. Secondo quanto emerso, sarebbero stati registrati sei sorvoli sospetti in cinque giorni, con due episodi concentrati nella stessa giornata.