CASORATE SEMPIONE I gruppi di minoranza consiliare abbandonano l’aula dopo la bocciatura della mozione con cui chiedevano l’annullamento della delibera di giunta con le modifiche alla viabilità che tanto stanno facendo discutere. «Esprimiamo in questo modo la protesta – si è fatto portavoce il consigliere di minoranza Ruben Taiano – Rivolgeremo l’istanza alle sedi istituzionali più opportune».
All’esterno di un’aula dove il consiglio comunale di giovedì sera è proseguito con la presenza della sola maggioranza, il suo collega nel gruppo di opposizione Dimitri Cassani aggiunge: «Sicuramente presenteremo un esposto alla Corte dei conti per il debito fuori bilancio fatto per realizzare queste opere». Debito che è stato ratificato, come previsto in un successivo punto all’ordine del giorno, dalla maggioranza rimasta in consiglio (anche se con tre astensioni), sulla base di un articolo del testo unico sugli enti locali per cui le spese fatte senza un impegno preventivo possono tornare in consiglio comunale per chiederne la ratifica, valutandone l’utilità tecnica e rientrando in quelle previste dal Comune.
Ma, spiegano ancora Cassani e il rappresentante della Lista civica Giuseppe Perazzolo, «secondo noi restano irregolarità amministrative. È anche arrivato il parere di un revisore dei conti che stigmatizza l’intervento legato al debito fuori bilancio, in quanto non avrebbe carattere d’urgenza. Lo approva per tutelare le imprese e considerata la cifra», 18.400 euro.
Circa 200 persone erano intervenute per ascoltare la discussione della mozione, commentando, fischiando e applaudendo a seconda degli interventi. E alzando pressoché all’unanimità la mano quando si è chiesto chi approvasse la richiesta di revoca della delibera.
Toni accesi, in consiglio (vigilavano tra il pubblico anche alcuni carabinieri), con molti richiami all’ordine dal sindaco Giuseppina Quadrio, che ha ripetuto le ragioni di sicurezza e tutela anche dei pedoni e dei ciclisti, oltre che della qualità dell’ambiente, alla base delle modifiche viabilistiche «come da nostro programma». Il sindaco ha anche sottolineato di aver «sempre ribadito la possibilità di adeguate modifiche laddove si verificassero criticità», attendendo anche le osservazioni di cittadini e commercianti, da consegnare in Comune entro il 15 ottobre.
Mozione dunque respinta dalla maggioranza, con l’astensione però di un consigliere della compagine, Adriano Perazzolo, che ha sottolineato essere questo «l’unico intervento dell’amministrazione che non condivido» e che ha svelato di aver proposto un progetto alternativo.
Mentre qualche cittadino propone una nuova raccolta di firme contro la decisione della giunta, e qualcuno ipotizza un ricorso al Tar, le minoranze non si sbilanciano: «La valutazione di eventuali esposti alla Procura o ricorsi al Tar, se ce ne fossero i presupposti, è un’extrema ratio – dice Cassani – E comunque va condivisa con i cittadini».
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