– «Voltiamo pagina»: è questo lo slogan della campagna elettorale di Andrea Cassani. Già, ma cosa c’è scritto nel “libro” del candidato del centrodestra? Il primo punto del programma è dedicato alla sicurezza. Diverse le proposte: dall’istituzione delle pattuglie di quartiere all’aumento dell’organico della Polizia locale, dall’introduzione del controllo di vicinato al potenziamento dell’illuminazione pubblica e della videosorveglianza. Cassani si impegna a combattere accattonaggio e abusivismo commerciale. E pensa ad un’app che permetta di inviare segnalazioni in tempo reale. Il centrodestra vuole quindi coinvolgere le aziende locali negli appalti e favorire la nascita di cooperative sociali per l’inserimento lavorativo di gallaratesi in difficoltà. Altra idea, la trasformazione di un immobile comunale in uno spazio di coworking, un luogo dove giovani imprenditori possano insediare la loro attività.
Altro obiettivo, il rilancio di Amsc. L’idea è di comprare l’infrastruttura di illuminazione pubblica e ristrutturarla con lampadine a basso consumo. L’ex municipalizzata dovrà anche occuparsi della riqualificazione energetica degli immobili comunali e nel potenziamento del parco fotovoltaico di Palazzo Borghi. Sul piano urbanistico, il centrodestra sposa il concetto del consumo zero di suolo, puntando sulle ristrutturazioni. Si vuole sviluppare una rete ciclopedonale, realizzare due attraversamenti sicuri in via Carlo Noè, riqualificare i centri storici di Crenna,
Cajello ed Arnate, aprendo nei rioni uffici amministrativi e sanitari. Cassani vuole rivedere la disposizione dei parcheggi gratuiti ed introdurre quelli di cortesia, riservati a donne incinte o con bambini fino a un anno di età. Oltre ad introdurre, per quelli con le strisce blu, la possibilità di pagare con lo smartphone.C’è poi il “nodo” del Casermone. Il centrodestra vuole trasformarlo in un polo ricreativo e culturale, realizzando quell’area feste che manca a Gallarate. Ma qui Cassani vorrebbe anche realizzare un comando unificato di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.
Nessuno spazio alla media distribuzione, fatto salvo un attrattore commerciale in centro da insediare all’interno di Palazzo Minoletti, il programma del centrodestra punta sulla promozione degli esercizi artigianali e di vicinato. Obiettivo fare in modo che «non si creino più le condizioni per un insediamento controproducente di attività che nulla hanno a che vedere con il contesto culturale della nostra città», quanto si legge nel programma. Il riferimento è a «negozi etnici e attività di produzione di cibi etnici».
Sul fronte dei servizi sociali, Cassani è intenzionato a ridurre il costo dei buoni pasto, introdurre contributi per i nuovi nati e sgravi a favore delle famiglie. E ad agevolare chi risiede da più tempo in città nell’assegnazione di alloggi popolari. Prevista la cancellazione della consulta stranieri. Il centrodestra vuole invece crearne una dedicata ai disabili, per l’abbattimento delle barriere architettoniche. E coinvolgere 3SG nell’assistenza domiciliare riservata ai portatori di handicap. Infine, si vuole sostenere la Curia per la creazione di una casa famiglia all’ex Bonomelli. Altra consulta da creare quella dedicata agli anziani. Tra le proposte la creazione di nuovi centri diurni, l’assistenza domiciliare e agevolazioni per i gallaratesi per le rette della casa di riposo Camelot. Le ex scuole Cardano di via Bottini diventeranno una residenza per anziani.
Per la scuola si pensa a corsi di italiano per i figli degli stranieri, il sostegno all’innovazione tecnologica e all’attività sportiva. Si punta poi ad una collaborazione con le università perché aprano una sede in città.Cassani vuole trasformare l’ex sede della Polizia locale in uno spazio per le associazioni. Sul fronte sportivo, si pensa a dar vita ad una consulta delle associazioni. Infine, attenzione anche per la semplificazione della burocrazia comunale, revisione degli orari di apertura degli uffici e rilancio della newsletter. Sono queste le proposte sulla base delle quali il centrodestra chiede ai cittadini il consenso per governare per i prossimi cinque anni.