Cassano Magnago – «Da quello che ho saputo, la Lega vuol candidare una persona che sarà senz’altro perdente»: rimasto in silenzio finora, il già sindaco Domenico Uslenghi reagisce così alla scelta della sezione di via IV Novembre di puntare, per la poltrona di sindaco, su Stefania Federici, assessore uscente ai Servizi sociali.
L’ex primo cittadino non si lamenta di essere stato escluso dai giochi né rilancia la propria candidatura: il suo augurio è soltanto che «la segreteria provinciale o chi sta ben più in alto ripensi a Cassano Magnago e faccia cambiare il candidato, perché la Lega Nord possa vincere ancora le elezioni». In caso contrario, chiarisce l’esponente del Carroccio, «non mi metterò sicuramente in lista, perché non intendo prestare il mio nome per portare voti a una persona destinata alla sconfitta».
Persona con la quale, com’è noto, Uslenghi non intrattiene certo rapporti idilliaci: tant’è vero che nel 1995 l’aveva allontanata dalla sua giunta, in cui l’amministratrice ricopriva l’incarico di assessore all’Urbanistica. A convincere il già sindaco non è dunque bastato l’intervento con il quale Federici, nelle scorse settimane, gli ha teso la mano, precisando di non nutrire alcun rancore nei suoi confronti.
Le parole di Uslenghi, in ogni caso, la dicono lunga sulla frattura prodotta all’interno della sezione di via IV Novembre dalla scelta del candidato sindaco: tensioni che hanno portato anche alle dimissioni, la scorsa settimana, del segretario Roberto Amadeo. Un clima reso ancor più incandescente dalla durissima presa di posizione di Iseo Daniele, consigliere comunale eletto nel 2007 proprio nella lista civica di Uslenghi, poi confluita nel Carroccio: «Non voterò mai per Stefania Federici e, se la candidata rimane lei, non voglio avere più nulla a che fare con la Lega di Cassano». In altre parole, «non posso assolutamente appoggiare chi ha sempre criticato Uslenghi», sottolinea con forza l’esponente lumbard, che tiene inoltre a puntualizzare di non aver espresso, durante la riunione decisiva di venerdì sera nella sede della Lega, «un parere favorevole alla candidatura dell’assessore, come qualcuno ha invece detto sul mio conto». In realtà, spiega ancora il consigliere comunale, «mi sono presentato in sezione su invito della segreteria provinciale: eravamo tutti schierati come i soldatini e, quando è stato chiesto a ognuno il proprio giudizio sulla candidata sindaco, mi sono limitato ad affermare che mi sarei adeguato alla decisione presa, ma che ne avrei poi tratto le mie personali valutazioni». Valutazioni, quelle di Daniele, che non lasciano il minimo spazio a dubbi: se il direttivo provinciale confermerà il nome di Federici, lascerà il Carroccio cassanese.
Venerdì sera, fra l’altro, durante il vertice presieduto dal sindaco uscente Aldo Morniroli in qualità di commissario cittadino della Lega, erano assenti alcuni militanti di peso, tra i quali proprio l’ex segretario Amadeo e Uslenghi stesso, irritato per le false voci diffuse sulle sue condizioni di salute: voci secondo le quali sarebbe stato ricoverato in ospedale.
Insomma, anche se stavolta gli “uslenghiani” non daranno vita a una propria lista per presentarsi da soli alle urne contro il Carroccio locale, è chiaro che la sezione leghista non è proprio compatta: al punto che c’è chi non solo non vuole mettersi in lista per sostenere Federici, ma addirittura non ha la minima intenzione di votarla. E questa volta i lumbard, nella città che ha dato i natali a Umberto Bossi, corrono senza alleati.
Luca Girardi
p.rossetti
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