Castellanza, dopo gli spari è il tempo della paura

CASTELLANZA «Appena ho saputo della sparatoria, ho chiamato il sindaco e siamo corsi sul posto». Erano scappati da una ventina di minuti i quattro protagonisti della sparatoria, quando poco dopo le 22 di lunedì sera l’assessore alla Sicurezza Giovanni Manelli e il primo cittadino Fabrizio Farisoglio sono arrivati in piazza San Bernardo. «Io stesso ero spaventato: fortunatamente nessuno era ferito e questo mi ha subito tranquillizzato – commenta Manelli – Non è mai successo un fatto del genere a Castellanza,

le telecamere, però, hanno fatto il loro lavoro». «Si tratta certamente di un episodio isolato – gli fa eco il primo cittadino – che non trova precedenti. Castellanza, come il resto dei Comuni della Valle Olona, è una città sicura, lontana dall’essere ritrovo o rifugio di criminalità organizzata. Siamo certi che gli autori della vicenda siano del tutto estranei al nostro contesto cittadino e che provengano da altre zone. La sparatoria, avvenuta in un orario in cui la piazza antistante la chiesa San Bernardo era ancora frequentata da persone, ha visto tuttavia il pronto intervento delle forze dell’ordine».
Due anni fa l’amministrazione ha fatto posizionare nella piazza due telecamere di videosorveglianza: una di queste è puntata sull’ufficio postale, all’angolo tra via San Camillo e via Col Di Lana, da dove sarebbe partita la sparatoria: «Si tratta di materiale che fornisce un contributo significativo alle indagini – fa sapere Farisoglio – Un elemento, questo, che ribadisce l’importanza ed efficacia del sistema di video sorveglianza adottato da tempo dalla nostra Amministrazione». Il sindaco rassicura i cittadini: «Abbiamo contattato sia il Comando Provinciale dei Carabinieri sia il Prefetto di Varese che ci ha rassicurati sull’occasionalità della vicenda. La polizia locale di Castellanza ha inoltre effettuato controlli, congiuntamente ai carabinieri, in piazza San Bernardo e nei pubblici esercizi della zona sin dai giorni precedenti ai fatti occorsi lunedì sera, nell’ambito dell’attività di pattugliamento estiva. Segnale della volontà di mantenere la città costantemente sotto controllo».

f.artina

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