Castellanza, querelle sui servizi «Stufi di passare per forcaioli»

Castellanza «Delegittimare l’Amministrazione comunale è la loro miglior compagna elettorale». Replica così l’assessore alle politiche sociali Matteo Sommaruga al circolo del Pd di Castellanza che da tempo sostiene che l’ambito dei servizi sociali in città dovrebbe essere completamente modificato.
Secondo i pidini infatti il Comune non fa abbastanza per chi è in difficoltà. «Il fatto è che da quando i servizi sociali sono in mano alla Lega Nord – afferma Sommaruga – sono diventati più

sensibili. Da quanto dicono sembra che sia scesa una bomba di povertà a Castellanza. Invece i numeri dicono l’opposto: rispetto a dieci anni fa sono diminuiti». L’assessore e il sindaco Fabrizio Farisoglio evidenziano come il Comune collabori con numerose realtà per far fronte ai bisogni delle persone, quali ad esempio le Caritas, il supermercato Il Gigante con cui è stata sottoscritta una convenzione per recuperare gli alimenti, e la Fondazione Airoldi. «Quello che viene gridato come emergenza – dichiara il primo cittadino – non c’è. Le risposte ci sono, nessuno va sotto i ponti e nessuno va a dormire nella stazione di Castellanza. I servizi sociali poi svolgono attività delicate e portano avanti progetti sui quali serve riservatezza perchè ad essere coinvolte sono le persone».
Sommaruga sottolinea poi come vi sia differenza tra i fatti e le votazioni in consiglio comunale e le parole dei componenti del Pd. «Con riferimento agli sfratti ad esempio – sono le sue parole – ci danno dei forcaioli, ma poi chiedono di fare di più attraverso l’assunzione di personale part-time».
In merito infine alle critiche mosse dal Pd in relazione al diniego di discussione in commissione dei numeri relativi ai servizi sociali, a replicare è il consigliere comunale Eugenio Chiappa. «Abbiamo detto no secondo il regolamento, perchè non ci hanno chiesto di discutere i numeri, ma in generale dei problemi sociali».
Infine, Nicoletta Veronelli sottolinea come la commissione partecipata «è stata sciolta perchè non sono stati evidenziati casi che i servizi sociali già non avessero preso in carico. Verrà però convocata una consulta tra le associazioni».
M. Por.

f.artina

© riproduzione riservata