Castellanza rinnova la tradizione della festa di Santa Liberata

Patrona delle puerpere, delle nutrici e degli infanti, Santa Liberata è particolarmente venerata a Castellanza. Anche quest’anno la città la ricorderà con una festa che si terrà domenica 19 gennaio.

Il tradizionale appuntamento è organizzato dall’assessorato alla cultura in collaborazione con la Pro Loco e con l’associazione italiana alpini e si svilupperà intorno alla cappella dedicata alla Santa situata nell’omonima via di Castegnate.

La manifestazione inizierà alle 9.30 con l’apertura del mercatino dell’artigianato e dell’antiquariato: alle 11.30 ci sarà la benedizione dei bambini e alle 15.30 si svolgerà un momento di preghiera con la benedizione delle famiglie, seguita dalla distribuzione della cioccolata per i più piccoli. La festa proseguirà fino alle 18.30.

Santa Liberata, che viene celebrata dalla Chiesa insieme alla sorella Faustina il 18 gennaio, fu una monaca benedettina vissuta nel VI secolo a Como, dove si trasferì dalla nativa Piacenza. Il suo culto è diffuso in tutta l’Italia del Nord. Castellanza le dedicò una cappelletta votiva, probabilmente databile tra il 1751 e il 1860.

L’affresco che si trova all’interno del monumento è del bustocco Biagio Bellotti, pittore e canonico attivo nella seconda metà del XVIII secolo. Quello di Santa Liberata è uno dei tanti monumenti religiosi, non tutti sopravvissuti, eretti tra Castellanza e Castegnate. Una delle contrade cittadine del Palio de la Castellantia è dedicata alla santa, unica donna in mezzo a tanti santi uomini.

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