Castiglioni e la Mv Agusta: “L’ho ripresa con tre euro”

VARESE No alla Borsa, pareggio già l’anno prossimo, due nuovi modelli quasi pronti. Non è la fotografia di un’azienda in crisi quella scattata da chi la guiderà nei prossimi anni: Giovanni Castiglioni, figlio del mitico Claudio che prima ha rilanciato Ducati e che ora tenta di ridare fiato a un marchio che già deteneva, ricomprato all’Harley-Davidson per la somma simbolica di tre euro.

«Debiti non ce ne sono e gli americani se ne sono andati – spiega all’Ansa Giovanni Castiglioni, che svolgerà un ruolo da amministratore delegato – perchè hanno deciso di puntare tutto sul loro ‘core business’». In realtà nel 2009 le perdite sono state di 27 milioni di euro e anche quest’anno Mv Agusta, 250 dipendenti concentrati nello storico stabilimento varesino, chiuderà in rosso, con ricavi attorno ai 60 milioni.

Oltre ai Castiglioni erano in molti a volere il marchio che tanto ha vinto con Giacomo Agostini. Ma la famiglia ha fatto valere la sua presenza continuata in azienda, patti firmati con l’Harley-Davdison al momento della cessione e una certa ‘coperturà di Intesa SanPaolo, sulla quale da sempre ha potuto contare il presidente Claudio, che rimarrà operativo anche nella ‘nuovà Mv Agusta.

«Abbiamo fatto le moto più belle del mondo e continueremo a farle», dice. «Nel 2011 e nel 2012 lanceremo due nuovi modelli mettendoci ancora il cuore», gli fa eco il figlio Giovanni. Saranno moto con «nuovo motore e nuovo telaio», ma non sarà un bicilindrico, che avrebbe portato il gruppo varesino in concorrenza proprio con la Ducati. A queste moto lavorerà anche il ‘miticò ingegner Massimo Bordi, che è stato nuovamente reclutato dalla famiglia e che, dopo la Ducati targata Castiglioni, è stato amministratore delegato di Same Deutz Fahr, un gigante delle macchine agricole. «Penso proprio che sarà contento di tornare a fare moto», sorridono in azienda.

Mv Agusta, che ha ancora in listino moto sportive e naked molto quotate all’estero e in Italia, forte di una storia antica vuole onorare il suo logo: ‘motorcycle art’. Castiglioni era partito con Cagiva (cioè Castiglioni Giovanni Varese, padre di Claudio e nonno di Giovanni jr.): nel 1985 comprò Ducati, poi venduta a un fondo Usa, e nel 1990 appunto Mv Agusta. Problemi finanziari e mercato mondiale difficile portano alla cessione anche del secondo marchio. Ora la nuova scommessa. E con 20 milioni di liquidità in pancia, come assicura la famiglia, potrebbe essere possibile vincerla.

e.marletta

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