Ci ha provato Arianna Castiglioni ma, come per Nicolò Martinenghi domenica, la sua avventura nei 100 rana si è interrotta in semifinale.
La ranista di Busto, classe ’97, ha chiuso in sesta posizione la prima semifinale, con il tempo di 1’07”19, non sufficiente per sperare di accedere all’atto finale di oggi. Arianna è andata in crescendo rispetto al mattino, ma questo non è bastato per strappare il pass per la finale. Il suo tempo in semifinale è stato il 12o complessivo, a 32 centesimi dall’1’06”81 della britannica Sarah Vasey, ultimo crono utile per stare tra le migliori otto. In mattinata Arianna aveva chiuso la sua batteria di qualificazione in quinta posizione, con il tempo di 1’07”43, entrando in semifinale con il 15o tempo, il penultimo utile. Nel pomeriggio, come detto, si è migliorata ma non abbastanza.
A bordo vasca, la giovane bustocca ha commentato così la sua prestazione: «Come al mattino, anche in semifinale ho faticato alla fine. Con tutti i problemi fisici che ho avuto faccio quasi fatica a concluderli i 100 metri e soffro particolarmente negli ultimi 25. Sono contenta di aver migliorato il tempo, volevo cercare di andare sotto l’1’07” ma non ci sono riuscita. Il sesto posto finale rende la qualificazione impossibile. Però il Mondiale non è ancora finito, ci sono ancora i 50 rana».
Un pizzico di rammarico c’è, ma allo stesso tempo non manca la consapevolezza di essere in crescita e di potersi misurare ancora sui 50 rana, dove ultimamente ha avuto una crescita positiva.
Oggi tornerà in vasca anche Nicolò Martinenghi, (mentre per rivedere la Castiglioni sui 50 sarà necessario attendere sabato). Il classe 1999 di Azzate sarà in vasca sui 50 rana per riscattarsi dalla delusione sui 100 di domenica, che lo ha visto escluso dalla finale. In mattinata il talento del Nuoto Club Brebbia affronterà le batterie, nel pomeriggio l’eventuale semifinale, in caso di passaggio del turno. Per la cronaca, i 100 rana sono stati dominati da Adam Peaty, che dopo un passaggio sotto il record del mondo ai 50 (26’’″50), ha chiuso in 57”47, senza nascondere un pizzico di rammarico per un finale un po’ stentato che gli ha tolto la possibilità di migliorarsi ulteriormente e di ritoccare il record mondiale. Secondo posto per lo statunitense Cordes in 58’’″79, terzo a sorpresa il russo Prigoda in 59’’″05.