CASTRONNO – La decisione del Sindaco di Castronno, Giuseppe Gabri, di chiudere la scuola primaria “Guglielmo Marconi” di Sant’Alessandro ha scatenato, come era prevedibile (e preventivato dallo stesso primo cittadino), le proteste dei genitori: all’annuncio ufficiale della giunta comunale è partita una mobilitazione che ha portato a raccogliere, in un paio di giorni, più di 400 firme contro la chiusura della scuola.
La posizione del Sindaco
Giuseppe Gabri sostiene che il calo delle nascite degli ultimi anni non consenta di formare, in prospettiva, le classi prime. Inoltre sostiene, dati alla mano, che allo stato attuale l’altra scuola del paese, la “Pascoli“, sia in grado di ospitare nelle sue aule tutti gli alunni di Castronno. Ciò consentirebbe di risparmiare circa 30.000 euro l’anno, che il Sindaco intenderebbe reinvestire in progetti educativi e per il sociale.
La posizione dei genitori
Di tutt’altro avviso i genitori, che reputano la scelta intempestiva e immotivata (la popolazione è stabile da molti anni, nonostante i pochi figli degli ultimi tempi), poiché l’anno prossimo ci sarebbero i numeri per costituire una classe prima e vorrebbero rimandare la decisione al 2027, nel caso in cui per più anni consecutivi non si riuscisse a formare la prima. Anche perché Sant’Alessandro non accoglie solo bambini di Castronno, ma anche quelli dei comuni vicini. E a Brunello, ad esempio, pare sarebbero contenti di convenzionarsi con la scuola Marconi. I numeri, insomma, ci sarebbero eccome, magari garantiti anche da altri paesi limitrofi.
I genitori dei bimbi di Sant’Alessandro non intendono demordere fino a quando non vi sarà la decisione definitiva, che dovrà necessariamente passare per il Consiglio Comunale: per questo motivo hanno attivato una pagina facebook per lanciare iniziative a sostegno della scuola.
La raccolta firme, invece, proseguirà con due appuntamenti: sabato 9 luglio dalle 18 alle 19.30 davanti alla chiesa di San Rocco e domenica 10 dalle 10.30 alle 11.30 fuori da chiesa di Santa Maria.