Cinque Stelle, è scontro sulla natura del Movimento. Il deputato di Busto Arsizio Ivan Catalano preme per valorizzare il dibattito interno: «Non diventiamo come Cl».
Intanto si avvicina il “Restitution Day”: deputati e senatori entro i primi giorni di settimana prossima verseranno con un bonifico la parte del loro stipendio a cui rinunciano.
Mentre crescono le defezioni nei gruppi parlamentari, s’intensifica il dibattito tra la base e i “cittadini portavoce” eletti. Sulla graticola ci finisce stavolta , il deputato di Busto “reo” di aver pubblicato sul profilo Facebook un commento non proprio elogiativo nei confronti del “guru” per una sua intervista riportata sul sito beppegrillo.it.
«Sembrerà strano – scrive Catalano – ma questo non è il Movimento 5 Stelle ma l’idea di Casaleggio. Lui dovrà sottoporsi al giudizio della Rete». Apriti cielo, piovono contestazioni e accuse di essere “prevenuto”, alle quali Catalano risponde così: «Nessuno che si ferma a riflettere. Basta dire Grillo e Casaleggio e diventiamo peggio di Cl». Poi, interpellato sul “caso”, chiarisce: «La mia non era una critica ma un’opinione che intendeva suscitare un dibattito costruttivo. Presumo che Casaleggio rilasci interviste a titolo personale, quindi penso che sia giusto che anche su questo ci sia dibattito al nostro interno».
Insomma, nessuna avvisaglia di dissenso (anche il fuoriuscito aveva posizioni ìcritiche sul ruolo di Casaleggio), ma la volontà di «valorizzare la dialettica interna al movimento, senza aver paura di avere posizioni diverse».
Quello della democrazia interna è un po’ un pallino del gruppo di Busto Arsizio, lo stesso dal quale proviene , che ha ammesso di aver votato contro l’espulsione della senatrice . All’interno dei gruppi però la situazione sembra «che si stia calmando» secondo lo stesso Ivan Catalano. «Non so se ci sarà un’emorragia di parlamentari. Siamo concentrati sui provvedimenti, ma siamo nel mirino da più parti. Questo ci compatterà? Dipende se sapremo valorizzare il dibattito interno, senza barricarci sulle diverse posizioni per poi dividerci».
Intanto l’avvicinarsi del “Restitution Day” preannuncia nuove bufere. Il deputato varesino, pur pronosticando di essere tra quelli che rinunceranno di più, mette le mani avanti: «Spero che in futuro si rimetta in discussione questo sistema considerando una restituzione media e uguale per tutti». Altrimenti saranno continue polemiche.
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