– Ritardi sulla linea Domodossola-Gallarate-Milano, è arrivata la causa. Ieri i pendolari hanno notificato a TreNord la citazione per danni legata ai disservizi patiti.
Un’iniziativa che ha preso le mosse ancora nel gennaio di quest’anno, ma che solo ora arriva a compimento. All’inizio del 2015, infatti, i membri del comitato Amici pendolari della linea Domodossola-Milano hanno raccolto tra i “colleghi” viaggiatori le adesioni di chi fosse interessato ad adire le vie legali.
Quindi il 31 gennaio , avvocato nonché portavoce del sodalizio, ha scritto all’azienda inviando una prima richiesta di risarcimento danni a nome della sessantina di viaggiatori che ha aderito all’iniziativa.
Come previsto dalla normativa, prima della citazione «occorre che si instauri la cosiddetta negoziazione assistita», spiega Tamaro. Si è trattato in altre parole di scrivere a TreNord, indicando le ragioni per le quali si vuole agire in giudizio. E chiederle se intenda sedersi intorno a un tavolo per trovare un accordo,
prima di finire di fronte ad un giudice.
Istanze che i pendolari hanno fatto avere alla società che gestisce il trasporto ferroviario regionale tra aprile ed agosto di quest’anno. «TreNord ha risposto di non voler aderire alla procedura, ritenendo di aver applicato la normativa».
Stando ad una decisione di Regione Lombardia, ogni mese l’azienda somma infatti i ritardi superiori ai cinque minuti dei treni dei pendolari e i tempi di percorrenza di quelli eventualmente soppressi. Se il valore super il 5% del tempo totale di percorrenza, ottenuto sommando il percorso di tutti i treni, riconosce ai viaggiatori abituali uno sconto del 30% sull’abbonamento del terzo mese successivo.
I pendolari, però, sono convinti di aver diritto ad un risarcimento ulteriore, visto che i ritardi, e di conseguenza anche gli sconti, sono molto frequenti. E che la situazione è peggiorata con l’apertura di Expo e l’aggiunta della fermata di Rho-Fiera.
Quindi hanno deciso di procedere con la loro iniziativa legale. Ecco allora che ieri l’atto di citazione è stato notificato all’azienda tramite posta elettronica certificata; entro dieci giorni il fascicolo sarà depositato al Tribunale di Milano.
Il primo atto è quello firmato da Tamaro, quindi ne seguirà un secondo, sottoscritto da tutti e 60 i pendolari che hanno deciso di aderire alla causa. I firmatari non hanno voluto rendere noto l’importo chiesto come risarcimento danni. E l’azienda, come reagisce a questa iniziativa? Contattata dalla Provincia di Varese, TreNord ha fatto sapere di non avere commenti da fare. A questo punto, parleranno gli avvocati.