Cazzago, non solo inglese A scuola si studia il dialetto

CAZZAGO BRABBIA Si parlerà in dialetto tra i banchi di scuola di Cazzago Brabbia. Nel segno della tradizione, della storia e di un passato che unisce le vecchie generazioni del posto alle nuove. E’ solo una delle tante novità previste da un innovativo progetto didattico che vede coinvolte le scuole primarie «Giovanni Pascoli» di Cazzago Brabbia e l’amministrazione comunale del paese guidata da Massimo Nicora. Il progetto, infatti, si propone di introdurre gli alunni di Cazzago Brabbia e Inarzo alla conoscenza di quel vasto patrimonio di cultura e tradizioni che il territorio è in grado di offrire con un approccio stimolante, originale e multidisciplinare volto a esaltare le peculiarità e le potenzialità della zona compresa tra il Lago di Varese e la Palude Brabbia.

Così, grazie a questa novità, i ragazzi potranno anche riscoprire il dialetto come lingua della tradizione analizzando le differenze e le similitudini con la lingua italiana, curiosità proverbi e modi di dire. Spesso sentiamo parlare di attenzione al territorio, recupero delle proprie radici, identità, tutti argomenti importanti e fondamentali soprattutto per i piccoli paesi, ma che spesso rischiano di restare appannaggio di conferenze, mostre e incontri. Bene, questi valori sono alla base del progetto ideato e proposto dal sindaco Nicora e che vedrà operare in sinergia il Comune di Cazzago Brabbia, il Comune di Inarzo, la Direzione Didattica, le maestre della scuola e tutte quelle personalità e associazioni da sempre attente a storia, cultura, tradizione e natura del territorio.

«Si tratta – dice il sindaco – di un caso unico, crediamo, in tutto il panorama provinciale, perché l’amministrazione non si limita a fornire servizi, ma entra direttamente nella scuola con un progetto che diventa parte integrante e caratterizzante dell’intero Piano di Offerta Formativa. La Scuola Primaria di Cazzago e Inarzo, in altre parole, diventa il luogo privilegiato in cui i bambini possono ritrovare l’essenza stessa del territorio in cui vivono e riscoprire l’importanza di appartenere a una comunità

con la sua identità e con il suo bagaglio di tradizioni e memorie». Oltre al dialetto il progetto prevede altre tre aree tematiche: la storia del Lago di Varese affrontata con la riscoperta e la lettura di antichi documenti; la lettura e i suoi infiniti modi per far rivivere storie e avvenimenti, stimolo per la fantasia dei bambini. Infine la natura con quattro uscite con gli esperti della Lipu per riscoprire il territorio da vicino ed ammirare la bellezza di una natura ancora selvaggia ed incontaminata.

b.melazzini

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