Forza Italia chiede a Malerba di battere un colpo: «È in campo, ma noi aspettiamo ancora di incontrarlo, sempre che ritenga che possiamo sostenerlo». E agli alleati della Lega Nord arriva l’ennesimo “avviso”: «Gli accordi si fanno in due o in tre». Stavolta a parlare sono i responsabili azzurri degli enti locali, il vicario regionale
e quello provinciale , che nella sede di via Carrobbio fanno il punto della situazione a meno di sei mesi dal voto amministrativo nei 34 Comuni della provincia di Varese che andranno al rinnovo di sindaci e assemblee civiche. La sfida per Palazzo Estense rimane centrale, ma non troppo.
«Varese è una realtà molto importante, è sempre stata un laboratorio politico, ma non è l’ombelico del mondo – sostiene Ciro Calemme, fresco di nomina da parte della coordinatrice regionale come responsabile regionale vicario degli enti locali – Il tavolo provinciale e la sezione cittadina ci stanno lavorando. Al momento c’è una persona espressa come candidato sindaco (il nome di aleggia ma non viene pronunciato, ndr): siamo in attesa di riceverlo per conoscerlo, sempre che ritenga che Forza Italia possa sostenerlo».
Anche perché, ribadisce Calemme, «Forza Italia ha uomini da proporre in tutti i Comuni in cui si andrà al voto». Varese inclusa. E il ruolo che gli azzurri vogliono giocare è da protagonisti, non subordinati al Carroccio ormai leader della coalizione. «Vogliamo essere in fotografia con la Lega, non dipinti» sintetizza con la sua solita efficacia il presidente del consiglio comunale varesino . Perché il tema è sempre quello: gli azzurri chiedono pari dignità al tavolo della coalizione, non imposizioni come quella di Malerba. «Forza Italia ha sempre avuto la responsabilità di unire e tenere unito il centrodestra, oggi questa responsabilità è in capo alla Lega Nord, con cui a livello provinciale non abbiamo alcun problema di interlocuzione – spiega Calemme – Forza Italia fa parte del centrodestra e daremo ancora il nostro contributo, ma occorre tener presente che il mondo cambia e la politica deve confrontarsi con scenari che da qui a sei mesi potranno produrre cambiamenti che andranno tenuti in considerazione». Insomma, nulla è più scontato. Il responsabile provinciale degli enti locali Marcello Pedroni scende più nel dettaglio: «L’alleanza con la Lega non è mai stata messa in discussione, fin dove e fino a quando verrà rispettata la pari dignità – spiega – con l’alleato leghista c’è una collaborazione di anni che nessuno vuole rinnegare, ma per fare accordi bisogna essere in due o in tre, e serve rispetto. Non devo arrivare a fare l’esempio di quanto successo nella quarta città della provincia». È l’ennesimo “avviso” agli alleati, sulla scorta della rottura del fronte a Saronno che gli azzurri non hanno ancora digerito. D’altra parte, il quadro delle alleanze in provincia vede consolidarsi una prospettiva di centrodestra: «Dovunque c’è una proposta di alleanza con la Lega e gli alleati storici» afferma Pedroni.
«Nei Comuni a turno unico siamo a buon punto per chiudere l’alleanza, nei cinque Comuni con il doppio turno (le tre grandi città più Malnate e Caronno Pertusella, ndr) si va in quella direzione ma gli accordi sono più complessi». Nel frattempo gli azzurri preparano una nuova stagione di congressi, tra gennaio e marzo, in 13 Comuni a partire da Saronno, Cassano Magnago, Somma Lombardo e Samarate, oltre alla nomina di un coordinatore nei 60 Comuni in cui ci sono iscritti.