Cei/ Verso revisione messale romano, consultati anche i fedeli


Assisi, 10 nov. (Apcom)
– Anche alcuni fedeli, “persone abituate alla preghiera”, vengono consultati dalla Conferenza episcopale italiana, per portare a termine l’ormai prossima conclusione della terza edizione italiana del messale romano. Il ‘timone’ di tutto il calendario liturgico cattolico, da tempo sottoposto all’esame di una settantina di esperti, è ora, nella prima parte, al vaglio dell’assemblea generale della Cei.

“La Congregazione per il Culto divino permette non delle sperimentazioni ma che una comunità religiosa, un gruppo, possa utilizzare questi testi, quando saranno approvati, e, prima di essere stampati, siano provati per gli ultimi ritocchi e revisioni”, ha spiegato in una conferenza stampa mons. Alceste Catella, presidente della commissione episcopale per la Liturgia. “I vescovi fanno il possibile perché ci sia una fedeltà sia al latino, sia alla sensibilità degli odierni partecipanti alle celebrazioni, anche a coloro che vanno una volta ogni tanto a messa”.

La nuova traduzione richiederà ora ulteriori passaggi e, in ultima istanza, il placet della Congregazione per il Culto Divino. Più concretamente, si tratta, ad esempio, di verificare se recepire le variazioni introdotte nell’ultima traduzione della Bibbia curata dalla Cei. “Voglio dire ai nostri parroci di non aver paura – ha puntualizzato Catella – non cambia nulla nella struttura celebrativa della messa e gran parte dei testi rimarranno immutati”. Tra le modifiche avanzate, anche una piccola modifica del Padre Nostro, dove la frase “non indurci in tentazione” potrebbe essere sostituita, come già fatto nella nuova Bibbia, con “non abbandonarci alla tentazione”.

Ska

© riproduzione riservata