Il Comune di Venezia censura i libri gender, quello di Besnate li promuove: sabato e domenica, nell’ambito dell’inaugurazione della Casa delle Culture, sono in programma due appuntamenti di lettura dedicati a questi volumi.
«Ci divertiremo leggendo i libri censurati dal sindaco di Venezia, alcuni dei quali sono dei veri e propri classici per l’infanzia», scrive su Facebook l’assessore alla Cultura del comune di Besnate. “Guizzino”, “Piccolo uovo”, “Rosso Micione”, “Piccolo Giallo e Piccolo Blu”: sono solo alcuni dei titoli che saranno messi a disposizione dei bambini da 0 a 7 anni. Appuntamento per domani e dopo dalle 16 alle 18 all’interno della biblioteca di via Mylius, 6.
«Non c’è niente di peggio che vietare una lettura a un bambino», spiega alla Provincia l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, «non si può limitare l’apertura sul mondo che danno i libri».
Dietro all’iniziativa dell’amministrazione non c’è alcuna presa di posizione ideologica. «Il nostro è un tentativo di sdrammatizzare, di far vedere che i libri sono solo fonte di libertà». Del resto, prosegue Blumetti, «le fiabe dei fratelli Grimm erano piene di mostri: per attraversare il bosco delle loro domande inquiete, i bambini hanno bisogno del maggior immaginario possibile».
E allora «non c’è delitto peggiore che cercare di edulcorare e di ridurre a un bonsai questo bosco che i bimbi devono attraversare». Un tentativo, quello del comune di Besnate, di «affrontare ironicamente la censura leggendo i libri messi all’indice dal sindaco di Venezia». Una decisione, poi parzialmente rientrata, che ha fatto discutere a livello nazionale.
Non teme però l’assessore che qualcuno possa dare una lettura ideologica a questa iniziativa? E magari di ritrovarsi le sentinelle in piedi che manifestano fuori dalla biblioteca? Anche in questo caso, Blumetti sceglie l’ironia: «Vengano pure, in biblioteca abbiamo tantissimi classici che possono leggere».Il riferimento al fatto che le sentinelle manifestano silenziosamente leggendo libri contro la cosiddetta teoria del gender. Vada come vada, l’iniziativa del comune di Besnate si inserisce nell’inaugurazione della Casa delle Culture, spazio recuperato e destinato a sede delle attività sociali e culturali delle associazioni attive in paese.E che prevede anche l’apertura di una mostra delle opere di alcuni artisti besnatesi. Che si accompagnerà ai due momenti dedicati alla lettura dei libri messi all’indice dai fautori della cosiddetta teoria del gender. Tutto sta a capire se saranno più i bambini interessati a leggerli o le sentinelle che vorranno censurarli.