Cerca funghi e cade in montagna Muore anziano di Valganna

VALGANNA Tradito dalla montagna, in una domenica mattina, come tante all’aria aperta. In quota, sui monti della Val Leventina in Canton Ticino: così è morto ieri Santino Ghilardi, 74enne, calzolaio in pensione, residente a Gerizzo di Ghirla in via Giovanni Rigamonti. Una tragedia avvenuta mentre con alcuni amici, tra i quali il suo medico di fiducia, il dottor Mauro Pizzi, era impegnato in un’escursione in cerca di funghi nei boschi sopra Carì nei pressi di Osco. Lì, il destino lo stava aspettando. Perché a circa 2000 metri di quota, appena sotto i laghetti di Chiera, mentre stava camminando sul sentiero, è scivolato.

Una caduta improvvisa, avvenuta poco prima delle 11.30, e legata ad una drammatica fatalità. «Ha messo un piede su un sasso – ha raccontato il figlio Giovanni – ed è scivolato per alcuni metri sbattendo violentemente la testa». Trauma che in pratica lo ha ucciso sul colpo. Inutili infatti tutti i disperati tentativi del medico che si trovava con lui di rianimarlo. Inutile anche l’allarme lanciato ai soccorritori elvetici e l’intervento della Rega, l’elisoccorso svizzero.

Perché quando il 74enne è stato raggiunto dai sanitari intervenuti non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso. Così la salma, insieme ai due escursionisti che si trovavano con lui, è stata recuperata e trasportata fino a Faido. E da lì all’obitorio di Locarno, a disposizione della polizia cantonale che ha aperto un’inchiesta sull’episodio proprio per ricostruirne con precisione la dinamica. Quella di una tragedia che ha scosso la famiglia e l’intera comunità di Valganna ed in particolare di Ghirla.

«Mio padre – ha ricordato il figlio, membro della locale Protezione civile – aveva nella montagna la sua più grande passione. Gli piaceva uscire, camminare, stare all’aria aperta. Ed è lì che ha trovato la morte». «Proprio in una delle uscite che amava tanto fare – gli fa eco il sindaco di Valganna, Giacomo Bignotti – Per me è un dolore grandissimo. Ci conoscevamo fin da bambini. E non posso che ricordarne le grandi qualità: disponibile, nelle associazioni del paese come nella vita di tutti i giorni. Se c’era da aiutare qualcuno o organizzare qualcosa potevi sempre contare su di lui. Per questo come amministrazione siamo vicinissimi alla famiglia». In tanti le hanno voluto manifestare affetto. Abbracciando Giovanni e la madre Maria Piera.
Alessio Pagani

f.tonghini

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