Sempre insidiosa al servizio (mette a segno anche due ace), la russa è presentissima a muro (ne piazza quattro) e quando attacca sa essere incisiva. Un’altra partita di sostanza e qualità.
Passo indietro rispetto alla bella prova di sabato a Bergamo. In attacco viene chiamata in causa poche volte, ma quando succede riesce a essere poco incisiva. E latita a muro.
In ricezione tiene, ed entusiasma il PalaYamamay con un paio di salvataggi dei suoi.
Al solito contributo in ricezione aggiunge una ritrovata efficacia offensiva. Wolosz sente di avere un’alternativa valida a Diouf e Havelkova, e la cerca con sempre maggiore continuità. Chiude con un ottimo 50% di positività su 18 palloni attaccati.
Il suo turno di battuta spacca subito il primo set (e la partita). Al servizio farà poi sfracelli per tutta la gara (5 ace). In attacco è il solito punto di affidabile punto di riferimento.
Ha saputo riprendersi con grande personalità dalle difficoltà incontrate fino alla partita con Forlì. Era già piaciuta a Bergamo, ma ieri ha giocato alla grande, meritando il titolo di Mvp della partita. Distribuzione lucida e pulita, grinta da vendere e cinque punti (1 muro). La strada è quella giusta.
Parte maluccio in attacco ma cresce nel corso della partita ed è tra le protagoniste della rimonta nel terzo set. Il 33% di perfetta e i due ace subiti dicono che in ricezione ha vissuto serate migliori. Firma il punto che chiude la gara. Discontinua, ma quando gira, l’Unendo Yama cambia passo.