Perdere la B ci aveva fatto male a maggio, dopo la sconfitta casalinga con il Latina che aveva tolto matematicamente la categoria al Varese. E ieri è stato tristissimo assistere all’ultima giornata di andata del campionato cadetto, sotto i riflettori più che mai considerando che tutti gli altri campionati sono in pausa per le festività. Su ogni campo, ieri, c’erano ex biancorossi che si sono fatti applaudire: a partire da Leonardo Capezzi, autore del gol-vittoria nella trasferta del Crotone,
lanciato verso la serie A, a Chiavari. Ha segnato anche Ebagua, attaccante con il record di gol nella storia del Varese: adesso veste la maglia del Como e ieri ha messo dentro la rete del momentaneo pari dei lariani, vittoriosi poi (2-1) con la Salernitana, grazie al rigore di Ganz, figlio di Maurizio che allenò le giovanili. Il Livorno intanto deve cambiare allenatore, perché Mutti ha perso ancora e non ha dato la scossa dopo essere subentrato a Panucci. Quando l’ex milanista stava per essere esonerato era stato sondato anche Stefano Bettinelli, ma l’accordo per la panchina amaranto era sfumato a un passo dal traguardo. È lui l’uomo giusto per guidare una squadra allo sbando, che ricorda esattamente quel triste Varese di Stefano Sottili che nel 2014 aveva perso addirittura sette partite di fila. Bettinelli fu in grado di dare la scossa e, se gli verrà data adesso in una piazza eccellente com’è quella di Livorno, tornerebbe a vincere e convincere. Grandi ex in gol, altri che potrebbero rientrare in pista presto… Solo per il Varese ci vuole più pazienza. L’Eccellenza è praticamente vinta ma l’anno prossimo ci sono le insidie della D e la Lega Pro sembra ancora lontana anni luce. Ma la magia del nuovo corso biancorosso sta appunto in un entusiasmo sfrenato e quasi ingiustificato: ogni gol del 4-1 al Lomellina veniva sottolineato dal pubblico come la rete di uno spareggio per la A. Evidentemente i tifosi ci credono e sanno che, prima o poi, il Varese tornerà in alto. E non vogliono farsi trovare impreparati quando dovranno festeggiare ciò che conta di più.