Gentile Direttore,
mi permetta di dissentire apertamente dalla Sua presa di posizione sul caso Daverio. Lei giustamente asserisce che “son ben altri i problemi nelle scuole e a Varese”; osservazione più che giusta, ma non mi pare, mi scusi, che il cambiamento di un nome ad una scuola sia tra le cose prioritarie. Una scuola oltretutto che è la più antica della città (1887) dove hanno studiato migliaia e migliaia di varesini e varesotti, intitolata ad uno dei figli migliori della terra bosina.
Mi creda un Paese senza memoria è un Paese senza futuro, se poi queste amnesie vengono dal mondo scolastico è ancora più grave. I fatti relativi al minuto di silenzio per l’atto terroristico di Parigi non centrano per nulla con l’indignazione di queste ore di tanti cittadini e cittadini illustri, vere autorità accademiche; sappia che non c’è alcuna rivalsa nei confronti della dirigente del Daverio-Casula, questa è tutta un’altra storia, con la “S” maiuscola.
Cordialmente, Silvano Sorbaro Sindaci(lettore assiduo de “La Provincia” sin dal primo numero del 2005)