La sesta giornata di Serie A ha portato in dote risultati inediti, sorprendenti.
Difficile ammettere che la larga vittoria della Openjobmetis di Attilio Caja fosse preventivabile, non tanto nell’esito quanto nelle proporzioni con cui è giunta. Rimandare a casa i vice-campioni d’Italia con quasi trenta punti sul groppone non era sicuramente tra le attese opzioni iniziali. E, ripensandoci, nel caso specifico non è neanche così spendibile la teoria della stanchezza da coppe europee della Dolomiti Energia, che ha raggiunto Varese nella giornata di giovedì direttamente da Gran Canaria, avendo così due giorni completi a disposizione per preparare la partita.
Varese stessa sa molto bene, per esperienza diretta nelle due stagioni precedenti, quanto l’impegno infrasettimanale pesi sul rendimento in campionato. E quest’anno, paradossalmente, può permettersi di sfruttare l’empasse di tutte quelle squadre che stanno faticando per via degli impegni europei.
Un esempio? Il calendario, nelle prossime due settimane, mette i biancorossi di fronte a due formazioni di caratura sicuramente superiore all’organico di Caja: prima la Sidigas Avellino poi il Banco di Sardegna Sassari.
Domenica all’ora di pranzo la Openjobmetis sarà al Pala Del Mauro contro la Sidigas di Pino Sacripanti, che mercoledì sarà impegnata sempre in casa contro il Cez Nymburk, formazione della Repubblica Ceca. La sconfitta in Polonia contro lo Zielona Gora ha aperto una mini-serie negativa per la Scandone di due sconfitte consecutive dopo quella ai supplementari con Brindisi, che rientra a pieno titolo nel faldone delle sorprese di quest’ultima giornata. Il “peso” della competizione europea, almeno in questo inizio di stagione, si sta facendo sentire anche in roster lunghi e completi come quelli di Avellino e Sassari, che domenica è crollata sul campo della Vanoli Cremona al cospetto dei grandi ex Sacchetti e i cugini Diener, e anche questa partita è da catalogare allo stesso modo di Brindisi-Avellino.
La Openjobmetis incontrerà entrambe in seguito a un impegno casalingo europeo: per Avellino, come detto, mercoledì contro Nymburk; mentre Sassari mercoledì prossimo (15/11) ospiterà l’Hapoel Holon, prima di viaggiare a Varese per la sfida delle 18.15 di domenica 19 nobembre. Varrà lo stesso anche per le sfide con Orlandina e Reggio Emilia, che Varese incontrerà rispettivamente il 10 e il 16 dicembre senza che sulle avversarie pesino i chilometri di una trasferta (Reggio arriverà dalla partita casalinga con i lituani del Lietkabelis, Capo d’Orlando prima di Varese affronterà al Pala Fantozzi Ludwigsburg).
La stessa Reggio Emilia domenica ha annunciato l’arrivo dell’ex Varese Chris Wright in cabina di regia e a dicembre potrebbe rivelarsi una squadra già diversa da quella attuale. Nel caso specifico, dunque, potrebbe al contrario non rivelarsi così valida la carta della stanchezza da coppe nell’immediato, che può però essere spendibile sul lungo periodo. I gironi di Champions League e Eurocup si protrarranno fino a fine dicembre o ai primi di gennaio, e ciò potrebbe comunque regalare qualche sorpresa.
Sono otto le formazioni italiane impegnate nelle varie competizioni europee (Milano, Reggio, Torino, Avellino, Sassari, Orlandina, Venezia e Trento) e questo abbrivio di campionato sta confermando la teoria che qualche punto per strada viene sempre lasciato: sarà compito di squadre come Brescia (che visto l’inizio di campionato meriterebbe però un capitolo a parte), Varese, Bologna e Cantù saperlo sfruttare, per sperare perché no in qualche interessante exploit.