Cavaria con Premezzo La svolta è arrivata dopo otto anni in diretta su Rai Tre. Lunedì sera nel corso della puntata di «Chi l’ha visto?» sono stati svelati alcuni particolari importanti, forse decisivi, per risalire all’identità dello scheletro di donna rinvenuto nel giardino adiacente la scuola elementare di Cavaria il 2 ottobre 2001: si tratterebbe di una giovane prostituta di nazionalità albanese, di nome Lucieta Xhambasi, scomparsa da casa qualche tempo prima del ritrovamento e della quale i familiari non hanno avuto più
notizia. Toccherà ora agli esami di laboratorio stabilire se l’identità di Viola (questo è il nome che venne attribuito allo scheletro dagli investigatori italiani) e quella di Lucieta corrispondono.
Furono alcuni bambini che stavano giocando nel prato della scuola elementare di Cavaria a ritrovare uno stivale di pelle nero tipo anfibio, misura 37, con all’interno alcune ossa umane: lo consegnarono alle maestre che avvisarono subito i carabinieri. Il resto del corpo venne rinvenuto nei giorni successivi, nascosto in un sacchetto di cellophane, in una buca profonda poco meno di un metro, nel boschetto adiacente la scuola.
Per recuperare lo scheletro gli inquirenti si rivolsero all’Istituto di medicina legale dell’Università di Milano che utilizza una tecnica molto particolare (denominata “archeologia forense”) per non danneggiare le ossa. La procura di Busto Arsizio arrivò a scoprire che appartiene a una donna di età compresa tra i 20 e i 25 anni, di razza europea, alta circa 1,60-1,65, di costituzione normale, con i capelli castani di media lunghezza, scalati. Partendo dal cranio, venne anche fatta una ricostruzione del volto diffuso attraverso i media locali e trasmissioni televisive come Chi l’ha visto?: la donna venne “battezzata” Viola. La morte venne attribuita ad un fendente al basso ventre. L’ipotesi più accreditata è che sia stata uccisa e sepolta all’incirca un anno prima del ritrovamento.
f.artina
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