LUINO – La storia va avanti da un annetto e don Sergio, prevosto di Luino, ha deciso di non porgere più “l’altra guancia”. Troppe volte, da troppo tempo sono state segnalate in diverse chiese della cittadina lacustre forzature delle cassette delle offerte con relativi ammanchi di denaro.
Qualcuno insomma si stava poco cristianamente “fregando” le donazioni dei fedeli. Ora basta, ha detto don Sergio Zambenetti, che si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia di Luino per denunciare il misfatto, anzi i misfatti.
Già negli ultimi due anni, complice l’emergenza sanitaria, le entrate da offerte si sono drasticamente ridotte, se poi le casse vengono alleggerite da qualche mano lesta allora la situazione si fa triste. E la capillarità di questi indebiti prelievi ha autorizzato il religioso e gli inquirenti a pensare a qualcosa di sistematico e seriale.
I militari dunque, in seguito alla segnalazione di don Sergio, si sono messi all’opera per fare chiarezza su quanto accaduto e per smascherare il responsabile o i responsabili. Le indagini, che vanno avanti da qualche tempo, sembra stiano dando risultati, tanto da poter ipotizzare che una svolta sia vicina.
Chi ha impoverito illegalmente i frutti della generosità dei parrocchiani potrebbe avere le ore contate e per lui, lei o loro si prospetta qualche guaio giudiziario, oltre che una pessima figura agli occhi della comunità, fatto salvo il perdono cristiano ovviamente.
Va detto, per la serenità di tutti, che ora nuovi rischi per i doni pecuniari in chiesa dovrebbero essere scongiurati da un aumentato controllo delle cassette. Chi intenderà violare ancora il settimo comandamento non avrà vita facile. Non a Luino.