Utilizzavano i dati che gli utenti avevano fornito loro per pratiche automobilistiche o altro e i responsabili di un’agenzia della zona Magenta di Milano prenotavano appuntamenti per ottenere velocemente il passaporto a chi era ignaro, tra l’altro, del fatto che, per ragioni d’urgenza documentate, è possibile comunque averlo in tempi brevi senza dover seguire la procedura ordinaria Sostituivano poi on line i dati inseriti inizialmente con quelli del richiedente del passaporto il quale aveva già pagato oltre 200 euro, e che andava all’appuntamento allo sportello per fare il documento.
Gli agenti della Polizia di Stato di Milano, coordinati dai pm del IV Dipartimento “Frodi e tutela dei consumatori e reati informatici” della Procura di Milano hanno notificato l’avviso delle indagini a cinque persone ritenute responsabili di “falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri” e di essere i promotori della turbativa della regolarità di un servizio pubblico. Reati tutti aggravati.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno notificato il provvedimento a seguito delle indagini svolte dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Milano e dal Commissariato Sempione su alcune agenzie di intermediazione. Una di queste, in zona Magenta, nel centro cittadino, agevolava dietro pagamento di 200-250 euro le persone che volevano un rilascio rapido del passaporto, consentendo loro di fissare appuntamenti in diversi Commissariati cittadini in un breve lasso di tempo.