È una circolare del ministero della Salute a far nascere una nuova polemica tra Lega Nord e PD. A fine dicembre era infatti stato diffuso un documento relativo alla prevenzione ed al controllo della malaria: 24 pagine contenenti le indicazione per le misure di prevenzione per i viaggiatori, per la sicurezza trasfusionale e le modalità di segnalazione per aggiornare le ultime linee guida risalenti al 1997.
Nel documento si può leggere che: «Nei paesi non endemici la malaria continua ad essere la più importante malattia d’importazione, legata al numero crescente sia di viaggiatori internazionali sia di flussi migratori provenienti da aree endemiche». Poi, prima di elencare le nuove linee guida, si passa all’analisi dei numeri che raccontano di 3633 casi notificati in Italia nel quinquennio dal 2011 al 2015 di cui 89% con diagnosi confermata. La quasi totalità di casi sono d’importazione, i casi autoctoni riportati sono stati sette, sottolineando che la malaria «rappresenta dunque la principale fonte di preoccupazione da un punto di vista sanitario per le persone che si rechino in paesi tropicali e sub tropicali».
La reazione della Lega, per voce del segretario provinciale Matteo Bianchi, è stata una levata di scudi contro l’immigrazione: «Una circolare del ministero della Salute dice di prestare attenzione perché i casi di malaria stanno aumentando e dice esplicitamente che questa malattia sta arrivando a causa dei flussi migratori». La circolare però pone più l’accento sui residenti che si recano in Paesi a rischio per i motivi più svariati, rispetto ai flussi migratori, ma secondo Bianchi, «va bene essere politicamente corretti, però non bisogna mettersi le fette di salame sugli occhi e bisogna dire le cose come stanno: alcune malattie, tra le quali la malaria, che avevamo dimenticato stanno tornando sui nostri territori, bisogna dirlo. La Lega dice che bisogna stringere le maglie perché secondo noi non si può neanche avere il dubbio che l’accoglienza possa mettere a repentaglio la salute dei nostri cittadini».
La risposta lapidaria del PD arriva da Samuele Astuti: «Prendersela con i migranti è una porcata». Poi argomenta: «Non sapevo che Bianchi nel corso delle vacanze natalizie si fosse laureato anche in medicina. Strumentalizzare queste comunicazioni è assolutamente inutili e fuorviante. Il tema della malaria riguarda soprattutto l’attenzione che dobbiamo avere nei confronti dei nostri cittadini che vanno per motivi turistici o di lavoro in zone potenzialmente contagiose. Suggerisco al collega segretario della Lega Nord, invece di strumentalizzare le circolari ministeriali, di fare proposte che possano essere praticabili».
Ad ogni modo va sottolineato come negli ultimi anni la diffusione della malaria nel mondo è stata notevolmente ridotta grazie all’attuazione di programmi di controllo promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Anche se nell’ultimo rapporto sulla situazione mondiale della malaria, pubblicato sempre dall’OMS, vengono riportati 95 paesi ancora con malarica endemica nel mondo, circa 214 milioni di casi e 438 mila decessi. L’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS, nell’aprile 2016, ha comunicato agli Stati Membri l’eradicazione della trasmissione di malaria autoctona sul territorio della Regione Europea. Tuttavia, nelle aree tropicali e sub tropicali, la malaria rappresenta ancora la più importante malattia trasmessa da vettore.